PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

iglietto di raccomandazione da parte di Riina Salvatore (cfr. f. 4 ud. 7/06/1994), è stato
identificato nell’omonimo del 1907, già indicato dal pentito Leonardo Vitale come “uomo
d’onore”, della zona di V.le Lazio, residente in una zona di Palermo ubicata in prossimità di
viale Lazio, dove risiedeva, non lontano dalla zona di influenza della famiglia mafiosa
dell’Uditore, e rimasto coinvolto nel 1961 nelle indagini relative all’omicidio di Caviglia
Agostino (cfr. f. 53 ud. cit. del 18/10/1994 deposizione Bruno Luigi).
Il fratello di Riccobono Rosario, presso la cui bottega di ferramenta Mutolo ha
dichiarato essersi incontrato con il Riccobono Rosario appena dimesso dalla Casa C.le di
Palermo, è stato identificato per Riccobono Vincenzo, classe 1933, già diffidato e sottoposto
a misura di prevenzione, il quale è risultato avere effettivamente prestato attività lavorativa
nel settore della lavorazione del ferro (cfr. deposizione cap. Bruno ud. cit. ff. 54 e ss.).
Altro fratello del Riccobono Rosario, Giuseppe, classe 1926, risultato schedato
mafioso e pregiudicato per delitti contro la persona ed il patrimonio, già sorvegliato speciale
della P.S., è stato effettivamente ucciso il 27/7/1961, conformemente a quanto dichiarato dal
Mutolo, nella via Castelforte di Palermo, nel corso di un agguato tipicamente mafioso (cfr.
deposizione cap. Bruno ud. cit. f. 54 e scheda relativa a Riccobono Rosario acquisita all’ud.
dell’8/07/1994) .
A proposito dei conflitti interni alla cosca mafiosa di Partanna-Mondello negli anni
‘60, riferiti dal collaborante (cfr. f. 5 ud. 7/06/1994), è stata, altresì, riscontrata l’uccisione di
tale Giacalone Giuseppe, fratello di Matteo e Gaetano contrapposti al gruppo criminale
facente capo a Rosario Riccobono, verificatasi il 30/11/1961 nella via Carbone in Partanna-
Mondello.
E’ stata, poi, positivamente accertata la detenzione di Salvatore Riina, dall’8/6/1968
al 10/6/1969, presso la Casa C.le di Bari, nonchè l’identità del Lo Cascio Gioacchino,
(identificato in Cascio Gioacchino), avente effettivamente la disponibilità di un’osteria in
Monreale, indicato dal collaborante come il soggetto che fece da tramite tra lui ed il Riina,
nel periodo in cui questi venne dimesso dal carcere di Bari ed il Mutolo si prestò a fargli da
autista (cfr. ff. 9 e ss. ud. 7/06/1994 - deposizione cap. Bruno- ud. cit. del 18/10/1994 f. 56).
E’ risultato che, effettivamente, il Mutolo, nel corso dei procedimenti penali a suo
carico, per ben quattro volte ottenne di essere sottoposto a perizia psichiatrica ed in
particolare è stato verificato che in data 22/11/1969, egli venne trasferito dalla locale Casa
152