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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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compreso tra il 1977 ed il 1980, l’imputato aveva diretto il Centro Criminalpol della Sicilia<br />

Occidentale, uno dei due organismi di P.G. operanti nell’ambito della Questura di Palermo,<br />

e nel lasso di tempo compreso tra il 24 Luglio 1979 ed il 1° Febbraio 1980, egli aveva<br />

assunto anche, contemporaneamente, la direzione dell’altro organismo di P.G. della<br />

Questura, la Squadra Mobile, già diretta dal dott. Giuliano.<br />

Per ammissione proveniente da molti testi citati dalla difesa, in tutto il periodo in cui<br />

il dott. Contrada era stato alla Criminalpol, sia nel periodo della dirigenza della Squadra<br />

Mobile da parte di Boris Giuliano, che dopo, durante la dirigenza Impallomeni, era stato<br />

constantemente informato, sia per ragione del proprio incarico, sia per gli assidui contatti<br />

mantenuti con molti funzionari addetti alla Squadra Mobile, dell’attività di P.G. svolta da<br />

questo organismo.<br />

Con particolare riferimento al periodo della dirigenza Giuliano si evidenziano le<br />

seguenti testimonianze.<br />

Il teste Girolamo Fazio, escusso all’udienza del 17/1/1995, ha dichiarato che, anche<br />

quando aveva assunto la dirigenza della Criminalpol, il dott. Contrada era rimasto il punto di<br />

riferimento per tutti i funzionari della Squadra Mobile che spesso andavano a trovarlo, ed ha<br />

testualmente affermato, parlando “quotidianamente” con lui di problemi di criminalità<br />

organizzata mafiosa e ricevendone i consigli operativi (cfr. ud. cit. ff. 55 e ss).<br />

I testi Antonio De Luca e Vincenzo Boncoraglio hanno concordemente riferito che il<br />

dott. Contrada aveva l’abitudine di scendere ogni sera dagli uffici della Criminalpol per<br />

recarsi in quelli della Squadra Mobile, siti al piano inferiore, per trattenersi a parlare del<br />

lavoro in corso con i funzionari della Squadra Mobile, che lo “informavano di tutto” (cfr.<br />

dep. De Luca ud. 28/10/1994 ff. 113.114-115 e dep. Boncoraglio ud. 10/1/1995 - ff. 77 e ss.<br />

e 104).<br />

Il teste Vincenzo Speranza ha dichiarato che il dott. Contrada era ritenuto il punto di<br />

riferimento assoluto per tutto quello che riguardava l’attività anti-mafia ed anche quando<br />

Giuliano gli era subentrato nella direzione della Squadra Mobile, i funzionari della Squadra<br />

Mobile, specialmente nei primi tempi, avevano continuato a rivolgersi a Contrada come se<br />

lui fosse stato ancora il dirigente (cfr. ff. 12- 62 e ss. ud. 13/1/1995 di identico tenore anche<br />

le testimonianze rese dai testi Filippo Peritore - ud. 24/1/1995 f.143 e Guglielmo Incalza -<br />

ud. 24/1/1995 ff 198-199).<br />

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