PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

14/7/1995).
Il teste Crimi Giuseppe, indicato dall’imputato come uno dei suoi piu’ stretti
collaboratori a lui legato anche da rapporti di natura personale (cfr. dich. rese all’ud. del
4/11/1994 f. 136), per sua stessa ammissione rimasto legato all’imputato da rapporti di
amicizia fino ad epoca recente (cfr. f. 122 ud. 13/1/1995), ha affermato di avere appreso
l’episodio dal racconto di alcuni colleghi (Vasquez e De Luca- quest’ultimo teste ha
dichiarato, a sua volta, di non avere avuto conoscenza diretta dell’episodio- cfr. f. 161 ud.
28/10/1994) traendo il convincimento che il dott. Contrada avesse “affettuosamente
rimarcato” il dott. Gentile in ordine all’inutilità di adottare comportamenti violenti ed
aggressivi nei confronti dei familiari dei ricercati (cfr. ff. 118 e ss. ud. 13/1/1995).
Il teste m.llo Ottavio Fiorita, pur avendo dichiarato di non avere mai eseguito alcuna
operazione di polizia insieme al dott. Gentile, ha affermato di avere appreso da colleghi
della Squadra Mobile che lo stesso era “un po' irruento” (cfr. f. 103 ud. 31/1/1995);
richiesto di specificare in cosa consistesse la sua irruenza ha dichiarato di avere appreso da
Naso Biagio che “ era irruento, che spintonava le donne, insomma era così, un po' irruento,
troppo irruento” (cfr. f. 122 ud. 31/1/1995).
Anche il teste Paolo Moscarelli che non aveva assistito personalmente al colloquio
Contrada-Gentile e che aveva avuto raccontato l’episodio dal dott. Vasquez solo pochi mesi
prima dell'audizione all'odierno dibattimento, ha parlato dell’irruenza temperamentale del
dott. Gentile (che ha definito un “buon funzionario” ma “un po' irruento”) pur non avendo
mai avuto occasione di eseguire perquisizioni in case di latitanti con il predetto (cfr. ff. 152
e ss. ud. 13/1/1995).
Il teste Vincenzo Boncoraglio, indicato unitamente al predetto dott. Moscarelli dallo
stesso imputato tra i suoi piu’ stretti collaboratori, a lui legato da un rapporto di amicizia
(cfr. f. 136 ud. 4/11/1994), ha parimenti dichiarato di non avere assistito personalmente al
colloquio Contrada-Gentile ma di averne appreso il contenuto dallo stesso dott. Contrada
(“mi ricordo che fu lo stesso dott. Contrada a parlarmene...come di una cattiveria che il
dott. Gentile aveva fatto nei suoi riguardi travisando quello che invece era stato un
semplice consiglio operativo che il dott. Contrada voleva dare...vogliamo dire deontologia
professionale su certi metodi consigliati di lavoro...la versione del dott. Contrada era un po'
risaputa anche dai miei colleghi” cfr. f. 119- 142 ud. 10/1/1995).
Ha precisato di non avere mai letto la relazione a firma del dott. Gentile, di non avere
mai parlato con il predetto dell’accaduto e di non avere mai eseguito con lui perquisizioni in
abitazioni di latitanti, ha però dichiarato che, nel periodo in cui il dott. Gentile era stato
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