PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

21/2/1995 ff. 26 e ss.- Giuseppe Falcone : ud. 21/2/1995 ff. 68 e ss. e Francesco Pellegrino :
ud. 7/2/1995 ff. 101 e ss.).
In tale occasione il dott. Pellegrino ha dichiarato di avere ricevuto una lamentela da
parte del mafioso Greco Salvatore (padre di Giovannello Greco) il quale aveva asserito che
nel corso di quella perquisizione il dott. Gentile aveva spintonato la figlia “ mettendole le
mani addosso”; dal racconto reso dai testi Giuseppe Falcone e Alessandro Guadalupi, che
hanno dichiarato di avere partecipato personalmente alla predetta perquisizione, è stato
possibile accertare che in quel caso il dott. Gentile aveva introdotto il piede tra la porta di
ingresso ed il telaio della stessa, al fine di evitare che fosse richiusa la porta, spingendo con
un braccio una donna (la sorella di Giovannello Greco) per farsi strada, attesocchè
dall’interno avevano tentato di richiudere l’uscio asserendo che c’erano donne in abiti
succinti che dovevano rivestirsi.
Il teste Pellegrino ha dichiarato che anche “Pino” Greco detto “Scarpuzzedda” si era
lamentato con lui del fatto che il dott. Gentile avesse osato spintonarlo quando era stato
tratto in arresto (cfr. ff. 112 e ss. ud. 7/2/1995) ed il teste Guadalupi ha affermato che
all’epoca in cui i due Greco erano stati fermati ed era stata eseguita la descritta
perquisizione domiciliare i due erano già conosciuti come pericolosissimi mafiosi negli
ambienti della Questura di Palermo (cfr. f. 29 ud. 21/2/1995).
Dalla documentazione acquisita in atti risulta che in data 15/3/1980 era stata eseguita
una perquisizione domiciliare, ai sensi dell’art. 41 T.U.L.P.S., presso l’abitazione di Greco
Salvatore sita nella via Ciaculli, che aveva consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro
una pistola cal. 7,65 marca Browning e numerose munizioni; è stato accertato che Greco
Giovanni fu Salvatore il 2/4/1980 era stato denunciato in stato di fermo di P.G. dalla locale
Squadra Mobile perchè ritenuto gravemente indiziato di rapina aggravata, consumata in data
14/3/1980; risulta, altresì, dal verbale in data 1/4/1980 trasmesso alla Procura della
Repubblica di Palermo, che personale della Squadra Mobile aveva tratto in arresto Greco
Giuseppe, detto “Scarpuzzedda”, cugino del suddetto Greco Giovanni, a carico del quale vi
erano pendenti alcuni provvedimenti restrittivi e che era stato associato presso la locale Casa
Circondariale il giorno 2/4/1980, risultando pertanto confermata la loro contestuale presenza
presso gli uffici della Mobile in tale giorno (cfr. documentazione acquisita in atti all’udienza
del 22/9/1995).
Dalle suddette risultanze si evince che il comportamento posto in essere dal dott.
Gentile anche in occasione della riferita perquisizione a carico del Greco, contestuale a
quella eseguita presso l’abitazione di Salvatore Inzerillo, fosse tutt’altro che scorretto e che
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