PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

presso la Questura di Palermo avente ad oggetto la raccolta di elementi chiarificatori sui
seguenti punti:
a) l’accusa rivolta dalla stampa al capo della Polizia di Palermo, dott. Giuseppe
Impallomeni, di avere fatto cancellare il nome dell’esponente della loggia P2
Michele Sindona dalla lista dai denunciati nel rapporto anti-mafia del Maggio 1980;
b) l’individuazione dei responsabili della fuga di notizie, fatte trapelare alla stampa, sul
medesimo episodio;
c) l’andamento dei vari servizi della Questura di Palermo, del cui titolare, accusato di
appartenere alla P2 si invocava l’allontanamento (cfr. relazione Zecca all.to n° 496
documentazione acquisita acquisita all’udienza del 6/5/1994).
Il teste ha riferito che l’episodio Gentile, pur non avendo costituito oggetto di
attenzione nell’ambito della relazione da lui redatta (ed infatti nessun cenno a tale episodio è
contenuto nella relazione conclusiva dell’ispezione eseguita dal dott. Zecca), era stato preso
in esame per i riferimenti ad essa fatti dal dott. Contrada e dal dott. Vasquez (cfr. f. 67).
Ha confermato che l’appunto manoscritto, da lui redatto, allegato agli atti
dell’inchiesta in oggetto, era una sintesi di un colloquio avuto con il dott. Contrada il quale
gli aveva riferito di avere appreso le lamentele dell’Inzerillo oltrecchè dal dott. Vasquez
anche da altra fonte, attraverso “amicizie indirette”, senza fornire, però, ulteriori chiarimenti
sul punto, ed infatti, nel predetto appunto si legge: “ Episodio Gentile - avv.to Fileccia di
Totò Inzerillo si lamentò con Vasquez che ne parlò a Contrada- Altra voce fu raccolta da
Contrada attraverso amicizie indirette”(cfr. all.to n° 455 documentazione acquisita
all’udienza del 6/5/1994- ff. 45 e ss. deposizione Zecca ud. cit.).
Dalla documentazione acquisita in atti risulta che solo nel mese di Giugno del 1981,
nell’imminenza dell’ispezione amministrativa affidata al dott. Zecca, ad oltre un anno di
distanza dal verificarsi dell’episodio Gentile, il dott. Contrada aveva avanzato una formale
richiesta al Questore di Palermo pro-tempore, dott. Nicolicchia, nella quale scriveva: “ ho
appreso, acquisendone la prova, che nel mese di Maggio dell’anno scorso il dott. Giuseppe
Impallomeni, dirigente della Squadra Mobile, ha inviato al Questore di Palermo dell’epoca
dott. Vincenzo Immordino, una relazione di servizio a firma del dott. Renato Gentile,
funzionario della Squadra Mobile, contenenente gravissime e calunniose accuse nei miei
confronti, tra cui quella di avere esercitato pressioni per impedire la cattura di un noto
mafioso latitante. Poichè è mio intendimento promuovere azione giudiziaria contro i
responsabili, prego la S.V. di farmi avere copia di detta relazione e dell’eventuale altra
documentazione concernente l’argomento o, in linea subordinata, di poterne prendere
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