07.06.2013 Views

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

dibattimento da altri collaboratori di giustizia (v. Cancemi e Mannoia) i quali consentendo<br />

di anticipare al 1976 l’epoca degli “iniziali amichevoli” contatti (così il Mutolo li ha<br />

espressamente definiti - v. f. 45) tra l’odierno imputato e Stefano Bontate, hanno permesso,<br />

da un lato di riscontrare le dichiarazioni di Mutolo, ed al contempo di verificarne<br />

l’autonomia, in quanto connotate da specifici ed originali particolari che ne hanno integrato<br />

le conoscenze.<br />

E’ indicativo rilevare, ad ulteriore conferma della generale logicità del racconto<br />

offerto da Mutolo, che mentre egli nell’anno 1975, da appena due anni formalmente inserito<br />

nella famiglia mafiosa facente capo al Riccobono, veniva utilizzato dalla stessa per un ruolo<br />

esecutivo di “appostamento” nei confronti di alcuni obiettivi da questa individuati, nel 1981,<br />

essendosi accresciuto il suo ruolo criminale ed essendosi approfondito il proprio personale<br />

rapporto di fiducia con il proprio “capo-famiglia” Riccobono, aveva appreso direttamente da<br />

questi notizie di estremo rilievo per “Cosa Nostra” afferenti ai legami strategici dalla stessa<br />

instaurati con un uomo delle Istituzioni collocato ai vertici degli apparati investigativi<br />

palermitani.<br />

Altro dato sintomatico della linearità e logicità complessiva delle dichiarazioni di<br />

Mutolo risiede, poi, nel fatto che proprio Stefano Bontate, uno dei piu’ “prestigiosi”<br />

rappresentanti della “linea morbida” delineatasi all’interno di “Cosa Nostra” nell’ambito<br />

delle strategie da adottare nei confronti dei funzionari “scomodi”, è stato indicato dal<br />

Riccobono come il soggetto che, effettivamente era riuscito ad avere un’iniziale<br />

“amichevole contatto” con l’odierno imputato, sfruttando due intermediari facenti parte<br />

dello stesso mondo frequentato da Contrada.<br />

Ed infatti mentre il Cassina era in quegli anni a Palermo uno dei piu’ noti ed influenti<br />

imprenditori, con solidi legami nel mondo politico-istituzionale, il Purpi era un collega di<br />

lavoro dell’imputato.<br />

E’ di tutta evidenza che la verifica processuale inerente all’iniziale instaurarsi dei<br />

rapporti tra l’odierno imputato ed il Bontate, richiede, come passaggio logicamente<br />

imprescindibile e pregiudiziale, l’accertamento dell’esistenza di autonomi rapporti tra il<br />

Bontate, rispettivamente con Cassina e Purpi, nonchè l’esistenza di diretti rapporti tra<br />

l’odierno imputato e Cassina e Purpi, funzionali all’instaurarsi del prodromico rapporto<br />

Bontate-Contrada.<br />

195

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!