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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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- nonostante il parere favorevole alla concessione espresso dal Commissariato di P.S.<br />

di “Lercara Friddi” e dall’Arma di Alia, il Prefetto di Palermo, dott. Ravalli, aveva<br />

disposto accertamenti in ordine alle modalità di esecuzione dell’omicidio colposo per<br />

il quale il Calvello aveva riportato condanna alla pena di mesi sei di reclusione, con<br />

sentenza emessa dal Tribunale di Palermo il 22/3/1966, e con decreto in data<br />

31/3/1968, non ritenendo sussistente la necessità, prospettata dall’interessato, di<br />

andare armato di pistola, aveva rigettato la sua istanza (cfr. ff. 2- 3-4-6-11-12-16 -18<br />

fascicolo acquisito presso la Prefettura cit.);<br />

- il 5/5/1968 il Calvello aveva inoltrato al Questore di Palermo un sollecito al fine di<br />

ottenere il richiesto titolo di polizia ed il 16/5/1968 il Prefetto di Palermo, annullando<br />

il precedente decreto del 31/3/1968, aveva rilasciato la licenza di porto di pistola al<br />

nominato in oggetto, il quale, negli anni successivi aveva ottenuto i regolari rinnovi<br />

(cfr. ff. 26- 23 - 27 e ss. fascicolo cit.);<br />

- in data 15/2/1974, la Squadra Mobile di Palermo aveva inviato alla Questura un<br />

rapporto informativo, a firma del dirigente Bruno Contrada, con il quale si segnalava<br />

che il noto mafioso Vitale Leonardo, nel corso delle rivelazioni rese all’ufficio,<br />

aveva tra gli altri indicato quale affiliato alla mafia il principe Alessandro di San<br />

Vincenzo, identificato nel nominato in oggetto;<br />

- a seguito di tale segnalazione il Prefetto di Palermo aveva emesso, in data 4/5/1975,<br />

decreto di revoca della licenza di porto di pistola per difesa personale in possesso del<br />

Calvello, non ravvisandosi l’ulteriore necessità di andare armato di pistola, e con<br />

decreto ministeriale in data 30/9/1975 era stato rigettato il ricorso avanzato in via<br />

gerarchica dall’interessato (cfr.ff.89-82- 73-74-75-78 fascicolo cit.);<br />

- il 10/10/1978 il Calvello aveva avanzato nuova istanza per ottenere licenza di porto<br />

di pistola che gli era stata concessa con provvedimento emesso il 16/10/1978 dal<br />

Prefetto di Palermo Giovanni Epifanio, e che successivamente gli era stato rinnovato<br />

a seguito dei reiterati pareri favorevoli formulati dal 2° Distretto di Polizia diretto dal<br />

dott. Purpi (cfr. ff. 92-93-94 - 102 -103-107 fascicolo cit.);<br />

- con nota in data 22/3/1980, a firma del dirigente Bruno Contrada, la Criminalpol<br />

aveva comunicato alla Questura (Polizia Amministrativa) in sede che, a seguito delle<br />

indagini richieste dal Centro Nazionale Criminalpol nell'ambito del sequestro in<br />

persona di Michele Sindona, non erano emersi elementi idonei a spiegare rapporti<br />

telefonici tra Vanni Calvello Pietro, la sua convivente, la cittadina inglese Radclif<br />

Marcia ed Erasmo Victor Gambino, tuttavia si riteneva opportuno segnalare che il<br />

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