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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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aveva segnalato, alla Squadra Mobile di Roma, in data 18 Settembre 1979, che nei giorni<br />

precedenti erano pervenute presso il suo studio romano alcune telefonate da parte dei<br />

sedicenti rapitori del Sindona; il 9 Ottobre 1979, nello studio dell’avv.to Guzzi a Roma,<br />

veniva tratto in arresto, da agenti della locale Squadra Mobile, il palermitano Spatola<br />

Vincenzo, fratello di Spatola Rosario e cugino di Gambino Giovanni, mafioso siculo-<br />

americano giunto a Palermo da Brooklin il 6 Settembre 1979; l’arresto dello Spatola era<br />

avvenuto subito dopo la consegna al predetto legale di una lettera autografa dell’8 Ottobre<br />

1979 di Michele Sindona alla quale era allegato un messaggio dei sedicenti rapinatori che<br />

“invitavano” l’avv.to Guzzi a consegnare alcuni documenti di loro interesse; la competenza<br />

per territorio in ordine a tali fatti delittuosi si radicava, pertanto, presso la Procura della<br />

<strong>Repubblica</strong> di Roma alla quale il P.M. presso il Tribunale di Milano trasmetteva gli atti. I<br />

sicuri collegamenti emersi, nel prosieguo delle indagini, tra la scomparsa di Sindona, i<br />

tentativi di estorsione in pregiudizio dell’avv.to Rodolfo Guzzi, l’omicidio dell’avv.to<br />

Giorgio Ambrosoli e le minacce in pregiudizio del dott. Enrico Cuccia di Mediobanca,<br />

nell’ambito del tentativo di imposizione del salvataggio delle banche italiane del Sindona,<br />

inducevano l’A.G. romana, il 26 Maggio 1980, a dichiarare la propria incompetenza per<br />

territorio ed a ritrasmettere gli atti alla Procura della <strong>Repubblica</strong> presso il Tribunale di<br />

Milano (cfr. sentenza istruttoria di incompetenza per territorio emessa dal G.I. di Roma,<br />

dott. Ferdinando Imposimato, in data 26/5/1980 - sentenza-ordinanza emessa in data<br />

17/7/1984 dal G.I. presso il Tribunale di Milano, dott.Giuliano Turone, nel proc. a carico di<br />

Michele Sindona ed altri- acquisite in atti all’ud. del 22/9/1995).<br />

Dall’avvenuto arresto di Vincenzo Spatola a Roma era subito apparso chiaro agli<br />

inquirenti che la scomparsa di Michele Sindona non aveva nulla a che fare con la sedicente<br />

lotta armata e si erano profilati gli inquietanti collegamenti tra la vicenda Sindona, la mafia<br />

siciliana e quella siculo-americana attesocchè la famiglia degli Spatola era risultata<br />

imparentata con la famiglia Gambino il cui capo-stipite, Charles Gambino era indicato come<br />

uno dei capi di “Cosa Nostra”; uno degli esponenti di maggior rilievo del “clan Gambino”<br />

era proprio il cittadino statunitense Giovanni (detto “ John) Gambino, risultato presente a<br />

Palermo sin dai primi del Settembre 1979, alloggiato al Grand Hotel Villa Igiea, e<br />

successivamente, in data 12 ottobre 1979, localizzato dalla Polizia e fermato per<br />

accertamenti a Palermo, presso il Motel Agip dove aveva soggiornato qualche giorno (cfr.<br />

ff. 118 e ss. sent. Turone cit.).<br />

Il 18 Ottobre 1979 l’Ambasciata U.S.A. a Roma aveva comunicato agli inquirenti<br />

italiani che a carico del Sindona era stato eseguito un mandato di arresto; “ le lunghe e<br />

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