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domicilio di via Guido Jung n° 1 piano VI- n° 2 relazioni di servizio in data 18/12/1980 e
19/12/1980, concernenti ricerche del Riccobono effettuate anche nelle zone di via Guido
Jung e di via Ammiraglio Rizzo, e nelle quali si indica, l’ autovettura, “Alfetta 2000” grigio
metallizzata tg. PA 571574, come macchina verosimilmente utilizzata dal Riccobono, ad
ulteriore riprova dell’esistenza di notizie di natura confidenziale concernenti il Riccobono-
n° 4 relazioni di servizio, redatte dalla Squadra Mobile, relative al mese di Settembre 1981,
rispettivamente alle date 17/9/1981-21/9/1981-23/9/1981-24/9/1981- e n° 2 relazioni di
servizio, redatte dalla locale Squadra Mobile, in data 9/10/1981- 26/10/1981) .
Ad ulteriore e definitiva conferma, della circostanza che, solo nel 1980, a seguito di
una notizia confidenziale pervenuta fin dai primi di Gennaio del 1980, era stato possibile nei
mesi successivi, nel periodo della dirigenza della Squadra Mobile di Palermo da parte del
dott. Giuseppe Impallomeni, individuare la presenza del Riccobono nello stabile di via
Guido Jung n° 1, piano VI°, è stata acquisita la testimonianza del teste Gianfranco Firinu.
Questo teste, citato dalla difesa, nel corso della deposizione all’udienza del 7/71995,
casualmente, parlando delle perquisizioni eseguite insieme al dott. Gentile, ha avuto modo
di ricostruire le fasi di una specifica operazione di Polizia, eseguita all’incirca nel periodo
compreso tra il Febbraio ed il Giugno 1980, che per poco non aveva consentito di pervenire
alla cattura del Riccobono, individuato proprio nell’appartamento di via Guido Jung, n° 1, al
piano attico, da dove il ricercato era riuscito a fuggire (cfr. ff. 97 e ss. ud. cit.).
Da poco addetto alla Squadra Mobile (nel Gennaio 1980) il teste Firinu ha dichiarato
di avere ricevuto informalmente la notizia della presenza in un appartamento di via Jung di
Rosario Riccobono che ogni mattina veniva prelevato a bordo di un’autovettura da due
soggetti, uno dei quali era il noto “killer” Salvatore Cucuzza.
In particolare la notizia faceva riferimento ad un’autovettura “Alfa” utilizzata dal
Riccobono e che da accertamenti cartolari era stato possibile ricollegare al predetto, in
quanto intestata al di lui cognato Antonino Giunta.
Il dott. Gentile, all’epoca funzionario preposto alla dirigenza della sezione
catturandi, aveva predisposto un servizio di appostamento, per verificare l’attendibilità della
notizia, che aveva avuto esito negativo.
Pensando che si trattasse di una notizia infondata, erano state sospese le ricerche su
quell’obiettivo, ma dopo qualche tempo il Firinu era stato convocato dal dott. Impallomeni
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