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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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Risposta: “ Mi sembra di no”) .<br />

Il teste Malpica ha, quindi, affermato di non essere andato a fondo alla questione e<br />

di non avere ufficializzato la sua intenzione di non rinnovare l’incarico al S.I.S.D.E. al dott.<br />

Contrada perchè, a suo dire, la sua posizione era legata soltanto a questioni di carattere<br />

organizzativo e se, invece, vi fossero stati fatti piu’ gravi certamente avrebbe formalizzato la<br />

restituzione o quanto meno il non rinnovo: dopo queste affermazioni posto dinanzi<br />

all’evidenza delle due lettere a sua firma acquisite in atti del 22 Marzo e del 27 Giugno del<br />

1988 ha, prima, tentato di fare ricadere la responsabilità di quei provvedimenti sul Capo del<br />

personale (affermando “erano cose che io firmavo ed erano di competenza del Capo del<br />

personale”) successivamente ha fatto ricorso ad una carenza di ricordi giustificata<br />

dall’assoluta irrilevanza della questione (“ io non ricordo questi particolari perchè erano<br />

fatti di ordinaria amministrazione”) ed infine ha aggiunto che il suo compito “ era di<br />

evitare attentati e turbative all’Ordine Pubblico, non quello di preoccuparsi se un<br />

funzionario poteva stare o non stare ...e sicuramente è avvenuto così”; ha, poi, definito<br />

“clausola di stile” quella adottata nella lettera del 22/3/1988 facente riferimento alle<br />

valutazioni di merito che avevano determinato la decisione del non rinnovo e richiesto di<br />

specificare come mai avesse mutato opinione dopo soli tre mesi rispetto alle iniziali<br />

valutazioni ha risposto in un primo momento “ Non lo so” e successivamente “ E’ soltanto<br />

un ripensamento avvenuto in seguito alla considerazione che il dott. Contrada aveva<br />

sempre fatto bene, per quello che a noi risultava, e quindi poteva essere impiegato con un<br />

po' di elasticità in questa ristrutturazione” (cfr. deposizione teste Malpica ff. 69 e ss. ud.<br />

14/9/1994).<br />

A proposito del problema della permanenza del dott. Contrada al S.I.S.D.E., che si<br />

era posto nel 1988, il teste Antonio Gava, che ha ricoperto l’incarico di Ministro dell’Interno<br />

dall’Aprile del 1988 all’Ottobre del 1990, ha dichiarato di non avere ricordi precisi sul<br />

punto ma che, comunque, il Direttore del S.I.S.D.E. Malpica gli aveva sempre smentito ogni<br />

insinuazione sul conto del dott. Contrada così come era avvenuto in relazione alla vicenda<br />

Tognoli (cfr. ff. 35 e ss.- 4 ud. 16/9/1994); fatto rilevare al teste che nella nota del 22/3/1988<br />

il Prefetto Malpica aveva formalizzato la propria decisione di non rinnovare l’incarico<br />

triennale di permanenza del dott. Contrada al Servizio che sarebbe scaduto nell’Agosto di<br />

quell’anno, mentre successivamente nel Giugno 1988, epoca in cui era frattanto intervenuta<br />

la sua nomina alla carica di Ministro dell’Interno, il Direttore Malpica aveva revocato la sua<br />

precedente decisione , ha dichiarato di non esserne mai stato informato nè da Malpica nè da<br />

altri e quindi ha negato quell’intervento a livello ministeriale affermato con certezza dal<br />

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