07.06.2013 Views

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Prefetto Luigi Rossi nonchè la documentazione acquisita agli atti dell’odierno procedimento<br />

hanno consentito di smentire inconfutabilmente la tesi dell’imputato.<br />

Il teste Luigi Rossi, Direttore Centrale della Criminalpol, ha precisato che la ricerca<br />

dei latitanti di rilievo, quale certamente quella riguardante Bernardo Provenzano, si sviluppa<br />

normalmente attraverso l’azione congiunta di Polizia, Carabinieri e D.I.A. sotto il<br />

coordinamento dell’Autorità Giudiziaria territorialmente competente; nel caso di specie i<br />

Carabinieri avevano già avviato un’indagine volta alla localizzazione della famiglia del<br />

Provenzano; ha ricordato che essendo stato il dott. Contrada incaricato dal proprio Direttore<br />

Prefetto Finocchiaro di intrattenere lo scambio istituzionale di informazioni tra il S.I.S.D.E.<br />

e la Criminalpol era stato il soggetto che aveva trasmesso, nel periodo Ottobre-Novembre<br />

1992, uno spunto investigativo del Servizio su talune notizie confidenziali e su alcune<br />

utenze telefoniche e società in qualche modo riconducibili al latitante che era sembrato utile<br />

approfondire; il Ministero aveva, quindi, adottato la decisione di istituire un gruppo di<br />

lavoro aggiuntivo preposto allo sviluppo di quei dati che aveva lavorato in collaborazione<br />

con la Squadra Mobile e la Criminalpol di Palermo e con il coordinamento del Questore e<br />

dell’A.G. in sede; di tale gruppo era stato chiamato a far parte anche il dott. Roberto Scotto,<br />

funzionario della Criminalpol molto vicino al dottt. Contrada, che era stato inviato in<br />

missione a Palermo per alcuni mesi; nel Dicembre del 1992 quando era pervenuta al<br />

Ministero la notizia delle indagini in corso sul conto del dott. Contrada, si era ritenuto<br />

opportuno richiamare a Roma il dott. Scotto atteso il legame notoriamente esistente tra i due<br />

funzionari; ha affermato che, ovviamente, l’interruzione della partecipazione del dott. Scotto<br />

al gruppo che lavorava in appoggio ad una struttura investigativa già incaricata delle<br />

indagini finalizzate alla cattura del Provenzano non aveva determinato in alcun modo<br />

l’interruzione delle ricerche del latitante che continuano ad oggi (cfr. ff. 42 e ss. ud.<br />

9/5/1995).<br />

Dalla documentazione acquisita all’udienza del 23/6/1995 (la cui esibizione al dott.<br />

Scotto ha provocato una sua parziale rettifica rispetto alle precedenti dichiarazioni - cfr. ff.<br />

118 e ss.udienza del 7/7/1995) si evince con assoluta certezza che le indagini finalizzate alla<br />

cattura del latitante mafioso Provenzano proseguirono ben oltre l’arresto dell’odierno<br />

imputato.<br />

817

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!