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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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Nel corso delle sue dichiarazioni all’odierno dibattimento l’imputato ha continuato a<br />

sostenere che quello rivolto alla sig.ra Ziino subito dopo l’omicidio del marito era stato<br />

nient’altro che un amichevole consiglio alla prudenza, mentre ha negato totalmente<br />

l’incontro ed il contenuto del colloquio riferito dalla teste Ziino con riferimento alle sue<br />

dichiarazioni al dott. Falcone nel 1988.<br />

Ha dichiarato di essere stato amico personale dell’ing. Parisi e della sua prima<br />

famiglia mentre ha ammesso che tra lui e la seconda moglie, sig.ra Ziino, non vi era mai<br />

stato un rapporto di amicizia molto stretto; ha ammesso anche di essersi recato presso la sua<br />

abitazione lo stesso giorno del delitto (“indubbiamente io lo stesso giorno dell’omicidio del<br />

marito andai indubbiamente o il pomeriggio o la sera ci andai, anche se non ne ho un<br />

esatto ricordo cfr. ff. 109 e ss. ud. 8/11/1994).<br />

Ha sostenuto che quello adottato nei confronti della sig.ra Ziino, subito dopo<br />

l’omicidio del marito, era stato un comportamento analogo a quello doverosamente posto in<br />

essere come ufficiale di Polizia Giudiziaria in tantissimi altri casi con i parenti delle vittime<br />

di mafia; anche questa volta, pur non svolgendo piu’ funzioni di P.G., ma essendo stato<br />

carissimo amico dell’ing. Parisi aveva consigliato alla vedova “di stare attenta, di non<br />

parlarne con nessuno, tranne che con i magistrati inquirenti....avendo avuto l’impressione<br />

che parlasse a ruota libera” (cfr. ff. 71 e ss. ud. cit.).<br />

Ha affermato che la sig.ra Ziino gli aveva subito detto di non sapere nulla<br />

sull’omicidio del marito e che, quindi, non avrebbe avuto alcun senso esortarla “ a non dire<br />

nulla di quello che non sapeva” (cfr. ff. 114 e ss. ud. 8/11/1994).<br />

Per quanto concerne l’episodio della seconda visita in casa Parisi subito dopo<br />

l’audizione dinanzi al giudice istruttore Falcone, l’imputato ha dichiarato: “ io non ho mai<br />

chiesto questo alla signora Ziino, mai, se aveva reso una deposizione al Giudice Istruttore<br />

dott. Falcone, non ho mai saputo che la sig.ra Ziino fosse stata ascoltata, interrogata dal<br />

giudice Falcone, non sapevo che il giudice Falcone si occupava dell’inchiesta sull’omicidio<br />

Parisi, non l’ho mai saputo..a parte la mia mancanza di interesse, non avevo nessun<br />

interesse a farle domande di questo genere..” (cfr. ff. 115 e ss. ud. 8/11/1994).<br />

L’imputato ha, poi, prospettato la possibilità che la seconda visita di cui ha parlato la<br />

teste Ziino, in realtà fosse stata sollecitata dalla stessa e potesse avere attinenza ad una sua<br />

richiesta di interessamento per un problema di rinnovo del permesso di soggiorno per i suoi<br />

camerieri filippini (Domanda del Presidente : “ Lei perchè andò a trovarla la mattina di<br />

Domenica 7/2/1988?” Risposta: “ Io non ricordo di essere andato il 7 Febbraio del 1988<br />

dalla sig.ra Ziino, io sono stato alcune volte dalla signora Ziino nella villa Parisi ma non<br />

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