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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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Micalizzi- acquisita all’udienza del 22/9/1995).<br />

Michele Micalizzi, per molti anni ritenuto una delle vittime della “lupara bianca”, è<br />

stato recentemente arrestato (il 25/3/1995) in località Giardini Naxos; risulta essere stato<br />

tratto in arresto il 2/7/1975, in relazione all’omicidio Cappiello e dimesso dalla Casa C.le di<br />

Palermo il 12/10/1979; nonostante la condanna definitiva a suo carico per il predetto<br />

omicidio, è rimasto latitante, per molti anni, fino al suo recente arresto già citato (cfr. dep.<br />

Bruno ud. 19/9/1995 f. 58 e nota Ministero Grazia e Giustizia concernente i periodi di<br />

detenzione sofferti dai fratelli Micalizzi- acquisita all’udienza del 22/9/1995).<br />

Le indicazioni cronologiche offerte dal collaborante Pirrone in ordine all’iniziale<br />

conoscenza del Salvatore Micalizzi ed all’inizio della frequentazione del Micalizzi Michele<br />

e dell’avvio dei traffici illeciti, nel 1979, dopo la sua scarcerazione, risultano corrispondenti<br />

ai dati acquisiti (cfr. dich. Pirrone ud. cit. f. 75).<br />

L’inserimento dei fratelli Micalizzi nell’ambito della famiglia di Partanna-Mondello<br />

ed il loro coinvolgimento nei traffici di droga è stato riferito anche dal collaborante Gaspare<br />

Mutolo nel corso delle sue dichiarazioni all’odierno dibattimento.<br />

Risulta, altresì, verificato, che il bar denominato “Singapore two”, sito in via <strong>La</strong><br />

Marmora n° 92, formalmente intestato a Vincenzo Cannella, di fatto faceva capo ai fratelli<br />

Micalizzi (cfr. dep. Bruno f. 52 ud. 19/9/1995).<br />

All’interno di tale bar il 30/11/1982 è stato consumato il duplice omicidio in danno<br />

di Domenico Cannella (fratello del titolare) e di Giovanni Filiano ed è stato accertato,<br />

nell’ambito del primo maxi processo, che tale locale era luogo abituale di riunione del<br />

gruppo di mafia facente capo al Riccobono (cfr. tomo n° 34 ff. 6335 e ss. sent. cit.).<br />

Sutera Vincenzo, classe 1952, indicato come “uomo d’onore” della famiglia di<br />

Partanna Mondello, è stato tratto in arresto nel 1976 alla guida dell’autovettura su cui<br />

viaggiava Gaspare Mutolo, ricercato per l’omicidio Cappiello; da allora il Sutera è stato<br />

considerato soggetto vicino alla famiglia mafiosa di Partanna-Mondello; successivamente<br />

identificato insieme a Davì Francesco indiziato di appartenenza alla medesima famiglia<br />

mafiosa e a Grifò Santo, parente dei fratelli Micalizzi, nel 1978 è stato sottoposto a misura<br />

di prevenzione e denunciato per associazione per delinquere, traffico di sostanze<br />

stupefacenti ed alcuni omicidi, unitamente ad Antonino Porcelli, Bartolomeo Spatola e<br />

Vincenzo Galatolo; nel 1986, a seguito della predetta denuncia, è stato emesso mandato di<br />

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