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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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(1978) assolutamente compatibile con la data in cui sia Cancemi che Mannoia avevano<br />

appreso la notizia dell’avvenuto interessamento da parte del dott. Contrada per fargli<br />

ottenere la patente (1979-1980) ed in un contesto in cui il dott. Contrada, dirigente della<br />

Criminalpol, era il funzionario di maggior rilievo all’interno della Questura, quel “punto di<br />

riferimento” da molti testi indicato ed i cui “consigli” e “suggerimenti” erano sempre<br />

ascoltati, il funzionario che piu’ di ogni altro godeva la stima e la fiducia del Prefetto Di<br />

Giovanni e del Questore Epifanio (come i predetti testi hanno dichiarato nel corso delle loro<br />

rispettive deposizioni dibattimentali).<br />

Ma quel che è ancora piu’ grave, è che dall’esame della pratica in questione è emersa<br />

una circostanza, assolutamente autonoma rispetto alle dichiarazioni rese dai collaboranti,<br />

che è idonea ad avvalorare, ulteriormente, il palese favoritismo di cui era stato beneficiario<br />

il Bontate il quale, non soltanto era riuscito ad avere una patente che non avrebbe potuto<br />

ottenere, ma aveva mantenuto il possesso del medesimo documento, a causa di una<br />

significativa “inerzia” degli uffici della Questura, fino al momento della sua uccisione<br />

avvenuta circa tre anni dopo il rilascio “in via provvisoria” del documento abilitativo alla<br />

guida.<br />

Ed infatti, esaminando il prosieguo della pratica si ha modo di notare che, con la nota<br />

dell’11/7/1979 a firma del dott. Di Giovanni la Prefettura richiedeva alla Questura di<br />

“fornire aggiornate informazioni sul conto del sig. Stefano Bontate, al quale, in data<br />

2/8/1978, era stata concessa la patente in via di esperimento”; la Questura, a sua volta, con<br />

la nota del 30/7/1979 si rivolgeva al I° Distretto di Polizia per avere un aggiornato rapporto<br />

informativo sul conto del nominato in oggetto, ma questa volta il dott. Faranda, con nota del<br />

12/9/1979, rispondeva che la Squadra Mobile che aveva in corso accertamenti sui Bontate -<br />

in particolare faceva riferimento all’ acquisto di un fondo per circa mezzo miliardo da parte<br />

dei predetti - avrebbe potuto fornire “ notizie piu’ particolareggiate sulle eventuali attività<br />

illecite o mafiose” del Bontate (a margine della nota del 12/9/1979 si legge alla data del 23<br />

Settembre l’annotazione manoscritta “girare la richiesta alla Squadra Mobile, sez. Anti-<br />

mafia”). Veniva, quindi, inoltrata, il 24/9/1979 la richiesta di rapporto informativo alla<br />

Squadra Mobile- sez. antimafia con assegnazione della pratica al dott. Crimi all’epoca<br />

dirigente della sez. anti-mafia (come può leggersi dall’annotazione in calce alla nota in<br />

oggetto).<br />

Va osservato che la risposta a tale richiesta è stata redatta dalla Squadra Mobile<br />

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