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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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escluse di proposito dall’operazione il dott. Contrada, di cui non si fidava. Il dott.<br />

Immordino era forte della collaborazione dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di<br />

Finanza, ma soprattutto della fiducia in lui riposta dal Procuratore Costa, che poi pagò con<br />

la vita il suo zelo anti-mafia, e ne consegue che le decisioni adottate la sera del 5/5/1980<br />

dal gruppo di lavoro sono da farsi risalire anche al magistrato scomparso” (fr. f. 53 ud. cit.<br />

e f. 3 relazione cit. acquisita in atti all’ud. del 6/5/1994).<br />

Anche il teste Antonio Subranni, già comandante del Nucleo Investigativo dei C.C. a<br />

Palermo, ha dichiarato di avere saputo che prima dell’operazione di arresti il Questore<br />

Immordino ne aveva parlato con il Procuratore Costa ed anzi ha affermato di averlo<br />

personalmente visto entrare nella sua stanza (cfr. f. 63 ud. 16/2/1995); infine il teste Gaetano<br />

Martorana, all’epoca Procuratore Aggiunto della <strong>Repubblica</strong> di Palermo, ha dichiarato di<br />

avere appreso, successivamente ai fatti del 5 Maggio 1980, nel corso di alcune riunioni negli<br />

uffici della Procura di Palermo, che il dott. Costa aveva avuto la conoscenza preventiva<br />

dell’operazione (cfr. ff. 19 e ss. ud. 17/3/1995).<br />

Il teste Borgese ha, quindi, ricordato che, intorno al 26 - 27 di Aprile, quando<br />

l’elaborazione dei rapporti era giunta già in tale fase avanzata, il Questore gli aveva<br />

comunicato che il dott. Contrada gli aveva presentato una “bozza” di rapporto, che essendo<br />

impostata tradizionalmente come un semplice rapporto di denuncia all’A.G. era di fatto<br />

totalmente superata dall'attività già svolta dal gruppo di lavoro; nel comunicargli tale<br />

evenienza il Questore lo aveva informato che nel presentare tale bozza il dott. Contrada<br />

aveva contestualmente presentato una domanda per congedo ordinario che aveva suscitato il<br />

suo disappunto, tenuto conto della gravità della situazione del momento (cfr. ff. 52 e ss. e 89<br />

deposizione Borgese cit.- e domanda gg. 15 di congedo ordinario presentata in data<br />

26/4/1980 dal dott. Contrada con decorrenza 2 maggio 1980- acquisita in atti all’ud. del<br />

6/5/1994).<br />

Nella memoria a firma del dott. Immordino, allegata all’interrogatorio del 3/11/1981<br />

reso dal predetto, già citato, si evidenziava che il preteso rapporto constava di fogli in parte<br />

manoscritti, con cancellature ed alcuni intercalari di mezze pagine, che aveva la<br />

configurazione di una semplice “bozza” di rapporto; trasmesso il documento allo “staff”<br />

investigativo appositamente instituito gli era stato riferito che non conteneva elementi di<br />

novità rispetto al materiale che già era stato utilizzato e che anzi mancava di alcune indagini<br />

in corso presso la Squadra Mobile, tuttavia una parte della predetta bozza era stata utilizzata<br />

nella stesura definitiva del rapporto a carico di Spatola ed altri per la migliore esposizione<br />

dei fatti contenuta in alcune sue parti .<br />

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