PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

cugini Vincenzo e Rosario Spatola, anche se dichiarava di avere appreso solo dalla stampa
le ragioni dell’arresto del cugino e di non conoscere Michele Sindona; ammetteva di
conoscere e frequentare, sia pure saltuariamente a Brooklin, Sollena Matteo e di essere
parente di Gambino Carlo, definito capo di “Cosa Nostra”, deceduto circa tre anni prima,
con i figli del quale dichiarava di avere intrattenuto rapporti familiari; con rapporto
giudiziario in data 21 Ottobre 1979, a firma del dott. Contrada, la Squadra Mobile di
Palermo riferiva al G.I. di Roma, dott. Ferdinando Imposimato, gli esiti degli accertamenti
eseguiti su Giovanni Gambino a seguito del controllo effettuato in data 12 Ottobre 1979,
segnalando che il predetto era risultato presente a Palermo sin dal 6 Settembre alloggiando
all’hotel “Villa Igiea” e che successivamente era stato presso l’hotel “Motel Agip” da dove
il giorno 8 Ottobre si era allontanato, verosimilmente, lasciando la città, ritornandovi il 10
successivo e dove, nel presupposto che egli potesse, comunque, essere coinvolto nella
vicenda Sindona, si assumeva che si era "ritenuto opportuno effettuare sul suo conto
accertamenti allo scopo di rilevare eventuali elementi utili alle indagini in corso ed in
particolare alla sua possibile partecipazione al fatto delittuoso; si evidenziava che in tale
lasso di tempo il predetto era stato in contatto con Spatola Rosario, Fazzino Rosario ed altri
soggetti collegati alla vicenda Sindona e che le motivazioni addotte in ordine alla sua
presenza in Sicilia erano apparse pretestuose; il 30/10/1979 il G.I. di Roma emetteva a
carico del predetto Gambino, di Spatola Rosario, Spatola Vincenzo, Michele Sindona ed
altri mandato di cattura in relazione al reato di tentata estorsione in pregiudizio dell’avv.to
Rodolfo Guzzi (cfr. relazione di servizio a firma del m.llo Curcio Giuseppe in data
12/10/1979- p.v. di perquisizione personale in data 12/10/1979 a firma dell’app. to Santulli
Michele e del m.llo Urso Salvatore- p.v. delle dichiarazioni rese da Gambino Giovanni al
dott. De Luca- Rapporto giudiziario in data 21/10/1979 e copia mandato di cattura emesso
dal G.I. Imposimato acquisiti in atti all’ud. del 16/12/1994).
Il m.llo Giuseppe Curcio, teste citato dalla difesa escusso all’udienza del 7/2/1995,
ha confermato la relazione di servizio in atti a sua firma, precisando che, stante l’assenza
temporanea dall’ufficio del dott. Crimi, dirigente della sez. anti-mafia presso la quale
prestava servizio nel 1979, era stato lui stesso ad assumere, autonomamente, l’iniziativa di
recarsi presso il Motel Agip per verificare se il Gambino, del quale aveva rilevato la
presenza presso il predetto albergo cittadino attraverso l’invio allo schedario della Squadra
Mobile della prescritta nota delle presenze, era ancora alloggiato in quell’albergo; soltanto
dopo avere eseguito il predetto accertamento aveva provveduto a telefonare al dott.
Contrada per avvertirlo della rilevata presenza a Palermo del Gambino ricevendo istruzione
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