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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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Individuazione di Bruno Contrada nel periodo antecedente al 1975 come obiettivo<br />

delle strategie criminali di “Cosa Nostra”<br />

Numerose risultanze, di tipo testimoniale e documentale, acquisite nell’ambito<br />

dell’istruzione dibattimentale dell’odierno procedimento, hanno consentito di confermare<br />

che, nel periodo indicato da Mutolo, effettivamente il dott. Contrada, prima come<br />

funzionario addetto alle sezioni investigativa ed anti-mafia della Squadra Mobile di Palermo<br />

e, successivamente, come dirigente della stessa Squadra Mobile, partecipò e diresse, spesso<br />

in collaborazione proprio con gli altri funzionari, (De Luca, Giuliano, Russo) indicati dal<br />

predetto collaborante come obiettivi di “Cosa Nostra”, le piu’ importanti indagini anti-<br />

mafia, distinguendosi per il particolare atteggiamento investigativo improntato ad impegno e<br />

decisione nel perseguire i gruppi criminali, e spesso proprio con quel tipo di intervento<br />

sfociato in rapporti di denuncia per il reato di associazione per delinquere, che tanti danni<br />

aveva causato alla consorteria mafiosa e che a cagione di ciò era particolarmente temuto<br />

dalla stessa.<br />

Anche l’imputato, nel corso delle dichiarazioni rese in sede di esame dibattimentale,<br />

alle udienze del 4/11/1994 (cfr.ff. 4 e ss), 22/11/1994 (cfr. ff. 11 e ss.) e 13/12/1994 (ff. 43 e<br />

ss.), ha evidenziato le numerose indagini anti-mafia, relative al periodo in esame, cui egli<br />

aveva partecipato, spesso dando alle stesse un significativo contributo.<br />

In ordine all’attività investigativa nel settore anti-mafia condotta dal predetto<br />

funzionario, con precipuo riferimento al periodo in esame, hanno reso ampie e dettagliate<br />

deposizioni, tra gli altri, anche il Prefetto Nino Mendolia, già vice-dirigente della Squadra<br />

Mobile negli anni 60 e successivamente, dal 1973 al 1976, dirigente della Criminalpol (cfr.<br />

ud. 17/1/1995 ff. 35 e ss.), il generale dell’Arma dei C.C. Francesco Valentini, già<br />

comandante negli anni 1964-1967 del Nucleo Investigativo dei C.C. a Palermo (cfr. ud.<br />

20/1/1995 ff. 30 e ss.) ed inoltre il Prefetto Emanuele De Francesco, che nel periodo<br />

compreso tra il 1968 ed il 1973 esercitò le funzioni di Vice Questore vicario, a capo del<br />

Gabinetto della Questura di Palermo (cfr. ud. 31/5/1994 ff. 115 e ss.).<br />

Dal complesso delle acquisizioni probatorie, è emerso, quindi, che il dott. Contrada,<br />

nel 1963, da poco trasferito alla Squadra Mobile di Palermo, aveva partecipato alle indagini<br />

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