07.06.2013 Views

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

6. IV Il rapporto Contrada-Cassarà-Montana<br />

L’esame delle risultanze processuali sul tema dei rapporti esistenti tra l’odierno<br />

imputato ed i funzionari della P.S. Cassarà e Montana ha dimostrato che, contrariamente a<br />

quanto sostenuto dall’imputato, ed analogamente a quanto già emerso per altri suoi colleghi<br />

(cfr. Gentile-Immordino-Giuliano) anche il dott. Cassarà ed il dott. Montana avevano nutrito<br />

nei suoi confronti una seria diffidenza.<br />

Tale diffidenza attestata al dibattimento da persone particolarmente vicine ai predetti<br />

funzionari per ragioni familiari o di lavoro, ha valore probatorio in quanto si fondava su<br />

comportamenti anomali posti in essere dal dott. Contrada nell’espletamento delle proprie<br />

funzioni che alcuni suoi colleghi particolarmente attenti e impegnati nel settore della lotta<br />

alla criminalità organizzata (tanto da essere caduti per tale causa) avevano rilevato<br />

adottando di conseguenza un'estrema riservatezza nell’esercizio dei propri incarichi<br />

istituzionali.<br />

Tra le testimonianze acquisite in merito ai rapporti Contrada-Cassarà è di peculiare<br />

rilevanza quella resa dalla vedova del dott. Cassarà, sig.ra <strong>La</strong>ura Iacovoni, alla quale il<br />

marito, pur non entrando nello specifico dei fatti attinenti il proprio lavoro, aveva in piu’<br />

occasioni e con assoluta nitidezza manifestato la propria diffidenza, gradualmente maturata<br />

nel corso della sua permanenza a Palermo, sia nei confronti dell’odierno imputato che del<br />

dott. Ignazio D’Antone, suo stretto collaboratore ed amico.<br />

Iacovoni <strong>La</strong>ura ha reso la propria deposizione all’udienza del 20/5/1994, ma già nel<br />

corso di altro dibattimento penale, le cui relative trascrizioni sono state acquisite in atti,<br />

aveva già avuto modo di affrontare con sostanziale analogia di contenuti il medesimo<br />

argomento (cfr.pp.vv. trascrizione delle dichiarazioni rese dalla teste, in data 25/5/1993, nel<br />

dibattimento celebrato dinanzi alla Corte di Assise di Palermo- acquisiti all’ud. del<br />

19/4/1994- doc. n° 23 elenco doc. depositati dal P.M.).<br />

<strong>La</strong> teste ha riferito che il marito, appena trasferito a Palermo, aveva avuto un iniziale<br />

atteggiamento di fiducia e disponibilità nei confronti del suo nuovo ambiente di lavoro; ha<br />

ricordato che in quel periodo era ancora Questore di Palermo il dott. Vincenzo Immordino<br />

con il quale il marito aveva subito ripreso “rapporti di stima, amicizia e fiducia reciproca”<br />

avendo già collaborato con lui nel periodo in cui aveva ricoperto l’incarico di Questore a<br />

677

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!