PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

data 21/9-22/9/1989 aveva effettuato un’altra missione Roma-Catania-Ragusa; dalla
documentazione di tale missione risulta allegata anche una fattura di un ristorante di Ragusa,
per tre persone, in data 22/9/1989; dalla nota della D.I.A. in data 17/12/1994 acquisita in atti
con i relativi allegati all’udienza del 23/5/1995, è emerso che il giorno 22 Settembre 1989
l’ispettore Bruno Sebastiani aveva noleggiato un’autovettura tipo Alfa 33 presso la società
di autonoleggio “MAGGIORE rent-car” di Palermo previa esibizione di documento
personale di riconoscimento.
Dalla nota redatta in data 14/4/1995 dalla Legione della Guardia di Finanza in ordine
ai periodi di licenza fruiti dal mese di Agosto 1989 al mese di Dicembre del 1989 dal M.llo
Luca Mazzola, già Comandante della Brigata di Cefalu’, acquisita all’udienza del
22/9/1995, è risultato che nei giorni compresi tra il 13 ed il 15 Settembre del 1989, periodo
in cui verosimilmente il magg.re Adinolfi aveva effettuato anche la sua missione a Cefalu’,
il Comandante della Brigata non era in ferie così come riferito sia dall’Adinolfi che dal
Leonetti; dal fascicolo personale dell’Adinolfi è emerso che nell’anno 1989 il predetto
aveva effettuato oltre quella indicata di Settembre solo un’altra missione riservata a Palermo
in data 28/11-29/11/1989, giorno in cui il predetto M.llo Mazzola non era comunque in
ferie, dal che può desumersi che i contatti tra l’Adinolfi ed il Leonetti non erano stati affatto
casuali, così come riferito, in quanto determinati dall’assenza del Comandante della Brigata
di Cefalu’ e , come peraltro ammesso dallo stesso teste Leonetti, i contatti tra i due erano
proseguiti oltre l’accertamento effettuato sul posto dal teste Adinolfi secondo il quale si
sarebbe limitato alla verifica della frequenza scolastica del medesimo istituto da parte del
Tognoli e del Di Paola senza neppure parlare al brig. Leonetti dell’oggetto della sua
missione.
Escusso all’udienza del 14/9/1994, il dott. Francesco Misiani ha dichiarato di avere
conosciuto il dott. Contrada quando era addetto a Palermo all’ufficio dell’Alto
Commisssario; in quell’occasione poichè stava per scrivere un libro sulla mafia aveva avuto
interesse a parlare con il dott. Contrada che era ritenuto “la memoria storica” degli
avvenimenti mafiosi a Palermo e per questo si era fatto presentare a lui dai dott.ri De Luca e
D’Antone che parimenti aveva consultato per la redazione del suo libro; con riferimento alla
vicenda Tognoli ha ricordato di avere avuto due, tre colloqui con il dott. Falcone
sull’argomento, nel periodo in cui era stato addetto all’ufficio dell’Alto Commissario a
Roma, nel corso dei quali il predetto magistrato aveva esternato “ il suo sospetto che la
fonte informativa all’interno della Polizia in relazione alla fuga di Tognoli fosse
Contrada”; richiesto di chiarire se il dott. Falcone avesse parlato in termini di sospetto
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