PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

vicenda, ed inoltre che il suddetto magistrato, avendo avuto altre specifiche occasioni nel
corso della propria carriera professionale di dubitare della lealtà del dott. Contrada, aveva
coerentemente palesato i propri gravi motivi di diffidenza nei suoi confronti.
L’ulteriore approfondimento istruttorio sulla vicenda in esame ha consentito di
accertare che, successivamente alla divulgazione della notizia delle accuse di Tognoli a
carico dell’odierno imputato, era stata svolta all’interno dell’ufficio dell’Alto Commissario
a Roma un’intensa attività di indagine della quale era stato tenuto completamente all’oscuro
il dott. Domenico Sica, il quale nel corso della sua deposizione dibattimentale ha escluso di
avere mai disposto indagini in ordine all’allontanamento di Tognoli nel 1984 da Palermo
(cfr. dep. Sica ff. 5 e ss. udienza del 14/9/1994).
Il dott. De Luca, all’udienza del 4/10/1994, ha dichiarato che quando nel 1989 si
erano diffuse le notizie sulla fuga di Oliviero Tognoli era addetto all’Ufficio dell’Alto
Commissario a Roma essendo stato inquadrato nei ruoli del S.I.S.D.E, così come anche il
dott. D’Antone (cfr. deposizione De Luca ff. 46- 63 ud. 4/10/1994- deposizione D’Antone
ff. 4 e ss. ud. 9/9/1994).
Il dott. De Luca ha dichiarato di non avere mai parlato con il dott. Falcone della
vicenda Tognoli, ma di avere appreso dai dott.ri Di Maggio e Misiani che il dott. Falcone,
nel corso di un colloquio avuto con i predetti magistrati addetti all’ufficio dell’Alto
Commissario, aveva detto che Tognoli aveva fatto il nome di Contrada come colui che lo
aveva favorito nella fuga (Domanda: “ Lei con il dott.Falcone non parlò mai di questo
fatto? “- Risposta: “ No..apprendo sia da Di Maggio che da Misiani che Falcone ritiene che
il Tognoli gli abbia fatto il nome di Contrada e che Contrada lo avrebbe favorito nella sua
fuga ma che sia Di Maggio che Misiani avevano delle perplessità” cfr. f. 229 ud.
28/10/1994).
Avendo immediatamente escluso che il dott. Contrada potesse essere colui che aveva
favorito il Tognoli per la stima incondizionata che ha dichiarato di avere sempre avuto nei
suoi confronti, ha affermato di avere ripensato a quell’anonimo su Di Paola del 1984 (del
quale si è già in precedenza trattato) ritenendo necessario procedere ad ulteriori accertamenti
per verificare se per caso quel collegamento tra Di Paola e la fuga di Tognoli, già escluso
nel 1985, potesse avere un qualche fondamento (cfr. ff. 46 e ss.- 63 e ss. ud. 4/10/1994).
Il medesimo teste ha affermato di avere, quindi, delegato alcuni accertamenti per
verificare se Di Paola e Tognoli avessero frequentato la stessa scuola e per risentire
Salvatore Tumino; ha sostenuto di avere affidato tale incarico agli ispettori Sebastiani e
Buccoliero affermando che questa era stata “ l’unica iniziativa investigativa adottata a
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