PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

dopo avere interpellato altri validi funzionari che avevano declinato la proposta ricevuta, ed
aveva rinnovato gli organici della Squadra Mobile al fine di potenziarne l’operatività (cfr.
memoria Immordino cit.- scheda movimento funzionari del 31/1/1980 acquisita in atti
all’ud. del 10/1/1995- organico dei funzionari della Squadra Mobile al 31/1/1980 con i
movimenti disposti in pari data dal Questore dell’epoca- allegato agli atti dell’inchiesta
Zecca ff. 598 e ss.- acquisita in data 6/5/1994; sia il teste Impallomeni Giuseppe che il teste
Marcello Immordino hanno riferito sui pregressi rapporti di collaborazione professionale
intercorsi tra il questore Immordino e l’Impallomeni prima a Palermo e poi a Reggio
Calabria - cfr. ud. 24/6/1994 ff. 15 e ss. e ud. 27/5/1994 ff. 246 e 247).
La situazione di notevole turbamento che si era verificata nell’ambito delle Forze di
Polizia a Palermo, specie in conseguenza dell’omicidio del dirigente della Squadra Mobile,
è stata descritta all’odierno processo da numerosi testi ed in particolare dal Questore in
carica all’epoca del predetto fatto delittuoso, il dott. Giovanni Epifanio.
Il predetto teste ha descritto la generale situazione di “shock e scoraggiamento”
diffusasi all’interno della Questura di Palermo dopo l’omicidio del dott. Giuliano (“
funzionari che piangevano, funzionari che volevano essere trasferiti..” - cfr. ff. 24-25-49 e
ss. ud. 5/5/1995) ed effettivamente risulta che, dopo il predetto delitto, diversi funzionari
avevano sollecitato il proprio trasferimento ad altra sede, in molti casi ottenendolo. (cfr. ff.
596 e ss. allegati inchiesta Zecca cit.) .
Il teste Epifanio ha dichiarato che per risollevare la sorte morale della Squadra
Mobile di Palermo aveva ritenuto, piuttosto che nominare un nuovo dirigente, di adottare
una soluzione transitoria proponendo al capo della Polizia dell’epoca, Prefetto Giovanni
Rinaldo Coronas, con il consenso del Prefetto di Palermo dott. Girolamo Di Giovanni, di
nominare “ad interim” alla dirigenza della Squadra Mobile il dott. Contrada, già dirigente
della Criminalpol; ha ricordato che, pur potendo assumere la predetta funzione sia il dott.
Vasquez, già vice-dirigente della Squadra Mobile, che il dott. De Luca, altro valido
funzionario addetto alla Squadra Mobile, aveva preferito loro il dott. Contrada, funzionario
della Questura di Palermo, che per la personalità “ carismatica” e la pregressa esperienza di
dirigente della Mobile appariva in quel momento il piu’ idoneo ad assumere il predetto
incarico, sia pur temporaneamente (cfr. ff. 2 e ss. 50 e ss. ud. cit.).
Ha dichiarato di non avere neppure parlato per il conferimento dell’incarico nè con il
dott. Vasquez nè con il dott. De Luca e che, fatta la proposta della dirigenza al dott.
Contrada, questi si era dimostrato subito disponibile (cfr. ff. 52 e ss. ud. cit.).
Altro teste citato dalla difesa Francesco Cipolla, escusso all’udienza del 10/1/1995,
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