PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

La predetta determinazione era stata adottata nonostante in quel momento le
dichiarazioni del Vitale fossero le uniche emergenze a carico del nominato in oggetto, come
può evincersi dalla stessa nota a firma del dott. Contrada del 15/2/1974.
Con la nota del 22/3/1980 indirizzata alla Questura Polizia Amministrativa, la
Criminalpol, all’epoca diretta dal dott. Contrada, aveva segnalato d’iniziativa l’esito di
alcune indagini espletate su Vanni Calvello Pietro Mantegna, su richiesta del Centro
Nazionale Criminalpol nell’ambito delle indagini sulla vicenda Sindona, ed al contempo
aveva evidenziato che il fratello di questi Alessandro aveva “formato di recente argomento
di particolare interesse investigativo nel quadro delle indagini svolte su un gruppo di mafia
costituito da elementi di Palermo, Corleone ed Altofonte. Vanni Calvello Alessandro
avrebbe avuto non chiari e, comunque, sospetti rapporti con i detti mafiosi, implicati
peraltro in traffici di droga”. Si comunicava che i fatti in argomento erano stati già riferiti
alla competente A.G. di Palermo con rapporti della P.S. e dei C.C. concludendo che la
segnalazione in oggetto alla Polizia Amministrativa veniva fatta “in quanto sia il Vanni
Calvello Pietro che Alessandro risultavano in possesso di licenza di porto di pistola
rilasciata loro dalla Questura”.
In margine alla predetta segnalazione, inviata alla Questura in un periodo in cui era
ancora in carica il Questore Vincenzo Immordino (che come già evidenziato andò in
pensione nel Giugno successivo), si legge un’annotazione manoscritta recante la data 24
Marzo “ Sig. Dirigente III° Divisione : conferire insieme al dott. Contrada” piu’ sotto vi è
altra annotazione: “ Conf.to il 24.3 : tenersi in contatto per la tempestiva adozione del
provvedimento di revoca...” (cfr. annotazioni contenute nella copia del provvedimento
acquisito all’udienza del 19/5/1995).
Pochi mesi dopo la predetta segnalazione il Calvello aveva presentato altra istanza di
rinnovo del porto di pistola (v. istanza del 20/9/1980) e nonostante il II° Distretto di Polizia,
diretto dal dott. Purpi, avesse espresso parere favorevole, la decisione era stata sospesa per
richiedere un ulteriore motivato parere alla Criminalpol in relazione alla precedente nota da
quest’ufficio redatta il 22/3/1980.
A questo punto, il dott. Contrada nella sua qualità di dirigente dell’ufficio
formalmente investito di esprimere un motivato parere in ordine alla richiesta di rinnovo del
porto di pistola avanzata dal Calvello, aveva espresso un parere favorevole.
Tale parere era stato formulato sulla base di un conciso provvedimento, a firma
dell’imputato, nel quale si segnalava che “ nel corso delle indagini svolte dalla Squadra
Mobile, dalla Criminalpol e dall’Arma, nel periodo Luglio 1979 e Maggio 1980, in ordine
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