PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

inteso dare ad un collega piu’ giovane sul modo di operare (cfr. ff. 8 e ss.- 28 e ss. ud. cit.).
Ha dichiarato di avere appreso, genericamente, che il dott. Impallomeni era stato
informato di quel colloquio dal dott. Gentile, al quale aveva chiesto di redigere una
relazione sull’accaduto, ma di averne ignorato i contenuti non avendola mai letta (cfr. f. 9
ud. cit.) .
Ha affermato di non ricordare, atteso il tempo trascorso, se il dott. Contrada gli
avesse riferito di avere ricevuto analoghe lamentele da parte di altri soggetti; contestatogli il
contenuto della relazione a sua firma del 27/6/1981, allegata alla relazione redatta in data
19/11/1981 dall’Ispettore Gen. della P.S. Guido Zecca, nella quale si dà atto della predetta
circostanza, ha dichiarato di confermare il contenuto della relazione redatta all'epoca
sull’accaduto.
Nella relazione citata, avente tutt’altro oggetto (l’operazione anti-mafia del Maggio
1980 ed i fatti ad essa conseguenti oggetto della predetta ispezione), nella parte finale
dell’ultima pagina (f. n°5), il dott. Vasquez aveva fatto presente che, un giorno del mese di
Maggio, era stato avvicinato al Palazzo di Giustizia dal legale di Inzerillo Salvatore, avv.to
Fileccia, il quale riteneva lui ed il dott. Contrada responsabili di violente irruzioni
nell'abitazione dell'Inzerillo con mitra puntati in direzione della moglie e dei figli (il
riferimento cronologico al mese di Maggio è errato nonostante la relazione fosse stata
redatta ad un anno circa dall’accaduto ed il riferimento alla persona del dott. Vasquez come
destinatario delle lamentele dell’Inzerillo non è emerso da alcun’altra emergenza
processuale avendo lo stesso avv.to Fileccia specificato piu’ volte, nel corso della propria
deposizione, che il destinatario delle lagnanze addotte dall’Inzerillo era, in modo specifico
ed esclusivo, il dott. Contrada); proseguiva scrivendo che al dott. Contrada erano pervenute
lamentele del genere e che una sera, alla presenza sua e del dott. D’Antone (altro riferimento
errato come già evidenziato), il dott. Contrada aveva chiesto al dott. Gentile se erano
giustificate le lagnanze dell’Inzerillo: “ nell’occasione il dott. Contrada consigliò al dott.
Gentile, che da pochi giorni prestava servizio alla Mobile, di usare sì cautele e precauzioni
in servizi di cattura di boss di mafia, ma di non assumere o far assumere al personale
atteggiamenti non adeguati alle esigenze nei confronti delle mogli e dei figli minori dei
latitanti (cfr. relazione citata a firma del dott. Vasquez acquisita in atti all’udienza del
6/5/1994 - cfr. doc. n° 10 elenco depositato dalla difesa- deposizione teste Vasquez ff. 63 e
ss. ud. cit.) .
Ha sostenuto che nell’ambito della Squadra Mobile “circolava voce” che i metodi
investigativi utilizzati dal dott. Gentile, soprattutto nelle perquisizioni, “fossero un po' al di
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