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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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12/7/1994).<br />

Peraltro le risultanze dibattimentali hanno consentito di accertare che la notizia<br />

relativa ad un collegamento tra Giuliano e l’avv.to Ambrosoli per le questioni affrontate,<br />

contestualmente, nell’espletamento dei rispettivi incarichi si era diffusa quando Giuliano era<br />

ancora in vita e che lo stesso Giuliano, essendone venuto a conoscenza da fonti<br />

giornalistiche, era rimasto profondamente turbato.<br />

Il teste Emanuele Giuliano ha riferito di avere appreso, intorno al 1982, dal dott.<br />

Boncoraglio che il fratello, nel breve arco temporale intercorso tra l’omicidio Ambrosoli e la<br />

sua morte, aveva ricevuto nel suo ufficio a Palermo una telefonata da parte di un giornalista<br />

che si rivolgeva a lui per sapere notizie in merito all’omicidio di Ambrosoli: nel corso della<br />

telefonata Giuliano si era mostrato ai colleghi presenti “insolitamente adirato, sorpreso e<br />

visibilmente turbato” (cfr. ff 113 e ss. 127 ud. 10/6/1994) .<br />

Sia il teste Vincenzo Boncoraglio che il teste Antonino De Luca, hanno dichiarato al<br />

dibattimento di avere assistito alla predetta telefonata, sostanzialmente confermando quanto<br />

riferito dal teste Emanuele Giuliano (cfr. dep. Vincenzo Boncoraglio ff. 80 e 81 ud.<br />

10/1/1995- dep. Antonino De Luca f. 174 ud. 28/10/1994).<br />

Nel corso delle sue dichiarazioni l’imputato ha, piu’ volte, affermato di essere stato<br />

subito in grado di smentire, con il rapporto inviato all’A.G. il 7 Agosto 1979, “ dopo una<br />

rapida ma intensissima indagine presso i familiari ed i colleghi”, sia la notizia relativa ad<br />

indagini da parte di Giuliano sul caso Sindona sia quella del suo incontro con l’avv.to<br />

Ambrosoli , ma sostanzialmente ha ammesso che tale suo convincimento si basava<br />

soprattutto su un ragionamento logico-deduttivo, fondato sulla premessa dello strettissimo<br />

rapporto di amicizia e fiducia esistente tra lui e Boris Giuliano, il quale se avesse davvero<br />

avuto quell’incontro o avesse svolto quelle indagini, certamente lo avrebbe informato; in<br />

alcuni passi della sue dichiarazioni lo stesso imputato ha dimostrato di rendersi conto della<br />

fragilità di tale tipo di ragionamento (“ il rapporto intenso veramente direi eccezionale è<br />

stato con Boris Giuliano perciò la mia sicurezza nell’affermare che non si è incontrato con<br />

Ambrosoli me lo avrebbe detto, non è possibile che non mi diceva una cosa del genere,<br />

naturalmente quando io affermo con tanta sicurezza una cosa del genere, l’affermo sempre<br />

nei limiti delle prevedibilità umane, se poi per un motivo che non riesco anche oggi a<br />

capire, non l’abbia voluto confidare alla moglie, ai suoi uomini piu’ fidati, ad un pezzo di<br />

carta, a nessuno, io non lo so.” cfr. ff. 136 e ss. ud. 4/11/1994- cfr. dich. rese dall’imputato<br />

all’ud. dell’11/11/1994 ff. 36 e ss. - ud. 23/12/1994 ff. 59 e ss.).<br />

Altri testi della difesa hanno affermato di potere escludere il verificarsi di<br />

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