PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

Riccobono” cfr. f. 50 ud. cit.). Il dato emerge dalla lettura della richiesta di archiviazione
emessa, in data 19/2/1985, nell’ambito di quel procedimento, dove è testualmente scritto: “il
D’Antone, poi, a conoscenza del fatto che il dott. Contrada soleva frequentare tale dott.
Albeggiani- medico condotto di Partanna-Mondello, prendendo talvolta ospitalità sulla sua
barca, e che quest’ultimo era medico della famiglia del Riccobono, in via d’ipotesi
avanzava il sospetto che il “boss” “per farsi bello”, millantasse l’amicizia con il
funzionario di Polizia sfruttando “transitivamente” l’amicizia intercorrente tra
quest’ultimo ed il suo medico”(cfr. f. 3 richiesta cit. acquisita all’ud. del 19/10/1995).
Tale tesi difensiva (della doppia millanteria) prospettata, in via di mera ipotesi, nel
1984, da un collega molto vicino all’imputato, allorchè poteva apparire funzionale a
spiegare la genesi delle dichiarazioni rese da un unico collaboratore di giustizia, è stata dallo
stesso imputato messa in ombra nell’ambito dell’odierno procedimento, nel quale non è
apparsa piu’ congrua a dare contezza della pluralità di fonti accusatorie a suo carico.
Ma il tipo di rapporto esistente tra il dott. Albeggiani e l’imputato, da un lato, e
quello esistente tra il dott. Albeggiani e Riccobono dall’altro merita, comunque, un
approfondimento in questa sede.
Ed infatti per ammissione del dott. Contrada e del dott. Albeggiani il loro è stato un
rapporto di amicizia particolarmente intenso, protrattosi per circa venti anni, come è d’altra
parte dimostrato dalle numerosissime annotazioni nelle agende dell’imputato che attestano
l’assiduità di contatti.
Si è già detto delle reciproche dichiarazioni sulla disponibilità dell’appartamento
dell’Albeggiani di via Guido Jung da parte dell’imputato che, proprio nel periodo in cui
l’appartamento era condotto in locazione dall’Albeggiani, lo aveva frequentato con maggior
assiduità, contribuendo alle relative spese di gestione.
L’Albeggiani ha dichiarato che il dott. Contrada era stato, piu’ volte, ospite nella sua
barca e che la loro amicizia era nota nel quartiere di Partanna-Pallavicino, in cui il teste
svolgeva la propria attività lavorativa (cfr. ff. 6- 16 ud. 24/7/1995).
Lo stesso imputato, che ha affermato di avere acquisito l’amicizia con l’Albeggiani
attraverso il dott. Signorino “suo grande amico”, pur deprecando lo “stile” dell’Albeggiani
di vantare in pubblico la propria amicizia sia con Signorino che con lui, ha tentato di
ridimensionarne la natura ad un rapporto “estivo” (“i rapporti tra me ed il dott. Albeggiani
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