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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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probatorio perchè consente di riscontrare, in modo assolutamente preciso, le dichiarazioni<br />

rese da Mutolo, non soltanto in ordine all’esistenza del rapporto Bontate- Teresi -Cassina,<br />

ma anche in ordine al rapporto Contrada-Cassina-Bontate, certamente già esistente, sulla<br />

base delle dichiarazioni riferite dal Mannoia, nel 1979.<br />

Va ora esaminato, in modo piu’ analitico, il rapporto Contrada-Cassina.<br />

Nel fare riferimento all’esistenza di autonomi rapporti tra Arturo Cassina e l’odierno<br />

imputato, Gaspare Mutolo ha dichiarato di essere a conoscenza della comune appartenenza<br />

dei due ad una congregazione che egli ha definito “ una specie di massoneria...una loggia là<br />

a Monreale....una specie di consacrazione” che nel corso della sua deposizione si è avuto<br />

modo di chiarire essere l’Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro” (cfr. ff. 48-49-154 e ss.<br />

ud. del 7/6/1994).<br />

In particolare ha dichiarato di non sapere esattamente in cosa consistesse tale Ordine,<br />

ma di avere appreso, qualche notizia in merito ad esso, sia dal Riccobono che, nel periodo in<br />

cui era stato ristretto in carcere all’Ucciardone, tra il 1976 ed il 1978, da tale Agostino<br />

Coppola, che aveva fatto il seminarista a Monreale e che in quel paese conosceva tutti.<br />

Mutolo ha, quindi, specificato che inizialmente, fin dal 1976, prima ancora di essere<br />

arrestato, aveva appreso che il Cassina faceva parte di tale Ordine insieme a personaggi<br />

“importantissimi” che “ hanno i punti nevralgici cioè i punti piu’ importanti della città” , e<br />

successivamente, in un’epoca che il collaborante non è stato in grado di specificare, aveva<br />

saputo che vi era iscritto anche il dott. Contrada (cfr. ff. 155 e ss. ud. cit.).<br />

L’appartenenza sia del Cassina che dell’odierno imputato al predetto Ordine<br />

cavalleresco è un dato che è stato acquisito all’odierno processo attraverso risultanze<br />

documentali, successivamente confermate da diverse deposizioni testimoniali nonchè dalle<br />

stesse dichiarazioni dei diretti interessati, Contrada e Cassina.<br />

In particolare risulta, documentalmente, che l’odierno imputato è stato formalmente<br />

ammesso a tale Ordine, con la qualifica di Commendatore, il 22/11/1982 e che Arturo<br />

Cassina, ne faceva parte fin dal 7/2/1951, acquisendo la qualifica di Cavaliere di Gran<br />

Croce, e ricoprendo, dall’anno di istituzione della Luogotenenza in Sicilia nel 1980, il ruolo,<br />

prima di Consigliere dell’Ordine, poi di Delegato Magistrale per la Sicilia e dal 1982 quello<br />

di Luogotenente per la Sicilia che aveva mantenuto fino al 1989, anno in cui gli era<br />

subentrato in tale carica quale reggente, Mons. Salvatore Cassisa, già Gran Priore della<br />

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