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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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Tale soggetto, attualmente scomparso, è stato indicato dallo Spatola come "uomo<br />

d'onore" della famiglia di Corso dei Mille, presentatogli ritualmente da "Toti Scelta" della "<br />

famiglia" dell'Uditore. Ha aggiunto che il Barbera aveva avuto come proprio padrino Pietro<br />

Lo Iacono, ma successivamente era stato "posato" perchè nel 1981 aveva avuto in carcere<br />

una " grave" vicissitudine avendo osato dare un pugno a Puccio Vincenzo. In quell’ incontro<br />

all’interno del bar “Cordaro” aveva appreso dal Barbera che il dott. D'Antone era<br />

"abbordabile", "un amico vicino a Cosa Nostra" che aveva incontri con esponenti di "Cosa<br />

Nostra" corleonesi (- cfr. ff. 9, 10, 11, 12, 13, 14,32, 33, 34, 35, 39, 48, 49 trascr. ud.<br />

10/10/1994).<br />

Tali notizie sul conto del dott. D'Antone gli erano state confermate, successivamente,<br />

anche dai fratelli Caro, buoni conoscitori della realtà palermitana, che gli avevano confidato<br />

che il dott. D'Antone era anche un affiliato alla Massoneria (cfr. ff. 10 e 35 e ss trascr. ud.<br />

10/10/1994). In altre occasioni aveva avuto modo di incontrare il dott. D'Antone, sia al bar<br />

"Cordaro" che in altro bar, denominato "Roney" della via Libertà, talvolta anche in<br />

compagnia del dott. Giuliano (cfr. ff. 11 e 47 trascr. ud. 10/10/1994); al riguardo osservasi<br />

che alla medesima udienza del 10/10/1994 il collaborante su domanda rivoltagli dalla difesa,<br />

ha fornito una descrizione dettagliata del predetto funzionario (cfr. ff. 15 e 16 trascr. in atti).<br />

Solo dopo il 5 Dicembre 1989 data in cui era sfuggito ad un attentato il collaborante<br />

era stato posto sotto la protezione definitiva dell'Alto Commissario (cfr. f. 23 trascr. ud.<br />

10/10/1989). Il suo passaggio sotto la tutela del Servizio Centrale Protezione era avvenuto,<br />

invece, il primo Gennaio del 1993, dopo lo scioglimento dell'organismo dell'Alto<br />

Commissario (cfr. f. 40 trascr. ud. 10/10/1994).<br />

Nel corso dell' esame reso all'udienza del 10/10/1994 è stato precisato che dopo la<br />

morte del dott. Borsellino, avvenuta il 19 Luglio del 1992, lo Spatola era già stato<br />

interrogato, nel Settembre del 1992, da magistrati palermitani in relazione ad altre vicende<br />

processuali (v. omicidio Lima) ma in tale interrogatorio non aveva riferito le notizie in suo<br />

possesso sul dott. Contrada; nel corso, invece, del successivo interrogatorio reso il<br />

16/12/1992, parlando di un episodio concernente lo scampato attentato ai suoi danni del<br />

Novembre del 1991 a Roma, allorchè grazie all’intervento della Squadra Mobile da lui<br />

richiesto erano stati tratti in arresto Cecchini Maurizio ed altri due soggetti a pochi metri<br />

della sua abitazione (egli aveva riferito che il dott. Borsellino era stato messo a conoscenza<br />

dell'episodio e si era precipitato per interrogare il Cecchini, all'epoca latitante, sperando che<br />

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