PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

Il teste Domenico Colasante, con riferimento al periodo della dirigenza della
Criminalpol da parte del dott. Contrada ha testualmente dichiarato ”quando si trattava di
fare qualsiasi servizio, sia su latitanti, anche ricerca di prove materiali di reati, c’era una
perfetta collaborazione tra il personale dell’Ufficio della Squadra Mobile e quello della
Criminalpol” (cfr. ud. 31/ 1/1995 ff. 8 e 9).
Lo stesso imputato, nel corso delle dichiarazioni rese alle udienze del 13/12/1994 e
del 12/7/1994, ha lungamente parlato del rapporto di intensa collaborazione, anche sul piano
operativo, esistente tra Criminalpol e Squadra Mobile nel periodo della dirigenza di
quest’ultima struttura da parte del dott. Giuliano (affermando testualmente che in tale
periodo egli era informato di tutto) ed ha ammesso che nel periodo della dirigenza
Impallomeni era venuto a crearsi nei confronti di questo dirigente un clima di ostilità per cui
vi era la tendenza da parte del personale della Squadra Mobile, in tale periodo, a continuare
a far capo a lui come punto di riferimento (cfr. ud. cit. ff. 21 e ss.).
Il dott. Impallomeni, escusso all’udienza del 20/5/1994, subentrato nel Febbraio del
1980 al dott. Contrada nella dirigenza della Squadra Mobile, dopo il periodo della
contestuale dirigenza da parte di quest’ultimo dei due organismi di P.G. della Questura di
Palermo, ha testualmente riferito, con nitidezza di ricordi in ordine alle abitudini degli
addetti alla Squadra Mobile “ alle volte parlavano, salivano dal dott. Contrada a riferire
prima di riferire a me, li vedevo io che scendevano da lì e, poi, riferivano a me; per loro...i
vecchi funzionari della Squadra Mobile, il punto di riferimento era il dott. Contrada, non
ero certo io” (cfr. ud. cit. ff. 214 e 215).
Lo stesso Impallomeni, nel corso della sua deposizione dibattimentale ha
stigmatizzato tale comportamento degli uomini della Squadra Mobile facendone oggetto di
specifici rilievi nel contesto di una relazione di servizio che reca la data del 15/4/1980,
acquisita in atti, che sarà oggetto di specifica trattazione a proposito della c.d. vicenda
Gentile. (cfr. dep. Impallomeni ud. cit. f. 231 e relazione Impallomeni acquisita all’udienza
del 6/5/1994).
Il teste Antonio De Luca, che ha dichiarato di avere personalmente accettato “mal
volentieri” la vice-dirigenza della Squadra Mobile diretta dal dott. Impallomeni, in quanto
all’epoca aspirava lui stesso alla carica di dirigente, affermando, altresì, di avere vissuto
come una grave ingiustizia la nomina al posto suo di Impallomeni, ha riferito che in quel
periodo Contrada continuava ad essere punto di riferimento privilegiato per tutti gli
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