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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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da vincoli di affinità alle famiglie mafiose oltre che dei Teresi anche dei Citarda, dei Vitale<br />

e dei Di Gregorio.<br />

Schedato sin dai primi anni ‘70 come mafioso, coinvolto nel processo c.d. “dei 114”,<br />

già soggiornante obbligato e con numerosi precedenti a carico che ne attestano il ruolo di ex<br />

capo della famiglia mafiosa di “Santa Maria Del Gesu’” della zona di Villagrazia, già<br />

capeggiata dal padre Francesco Paolo, ruolo confermato dalle dichiarazioni rese dal primo<br />

pentito di mafia Leonardo Vitale, è rimasto vittima, il 23/4/1981, di un tipico agguato<br />

mafioso, raggiunto da numerosi colpi di mitra Kalashnikov e di fucile cal. 12 caricato a<br />

lupara, seguito a distanza di pochi giorni, l’11/5/1981, da altro omicidio in pregiudizio di un<br />

suo uomo di fiducia Salvatore Inzerillo.<br />

Proprio l’omicidio del Bontate, indice della rottura degli equilibri mafiosi tra i<br />

diversi gruppi criminali operanti a Palermo, aveva dato inizio a quella cruenta successione<br />

di delitti meglio nota come la “guerra di mafia” degli anni ‘80, ricostruita, attraverso il<br />

contributo dei primi collaboratori di giustizia, nell’ambito del c.d. maxi- processo 1 (cfr.<br />

fascicolo del procedimento penale a carico di ignoti relativo all’omicidio di Stefano Bontate<br />

e copia fascicolo pregiudicati intestato al predetto esistente presso gli archivi della Squadra<br />

Mobile di Palermo- acquisiti all’ud. del 19/5/1995 nonchè tomo n° 10 ff. 1517 e ss. sentenza<br />

di primo grado emessa nel procedimento penale c.d. Maxi 1, già citata) .<br />

Teresi detto “u pacchiuni” è stato identificato per Teresi Giovanni, di Giovanni e di<br />

Rizzuto Margherita, nato a Palermo il 20/7/1932, cognato di Bontate Stefano, già coinvolto<br />

nel primo maxi processo in quanto indicato quale “uomo d’onore” della “famiglia” di Santa<br />

Maria del Gesu’ dal pentito Salvatore Contorno.<br />

Luciano Cassina, figlio di Arturo Cassina, venne sequestrato alle h.13.10 del<br />

16/8/1972, nella via Principe Belmonte, all’altezza dell’angolo con via Miraglia.<br />

<strong>La</strong> villa di residenza dei Cassina si trovava in una zona di Palermo ricompresa nel<br />

mandamento in cui il Bontate esercitava la propria influenza mafiosa (cfr. dep. cap. Bruno<br />

ud. 18/10/1994).<br />

Il predetto Teresi è risultato essere dipendente, sin dal 1967, della ditta “Costruzioni<br />

Stradali Edili Cassina” con la qualifica di capo-operaio, e nel periodo 1975-1984 ha lavorato<br />

presso la “Lesca <strong>La</strong>vori Edili Stradali s.p.a”, costituita nel 1960 e successivamente<br />

denominata “Farsura”, avente sede in via Turrisi n° 38, altra impresa collegata al gruppo<br />

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