PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

visione”(cfr. richiesta copia documenti a firma dell’imputato estratta dal suo fascicolo
personale acquisito presso il Ministero dell’Interno all’udienza del 19/4/1994).
Nella medesima data in cui la predetta richiesta era pervenuta in Questura
(11/6/1981) risulta che il Questore, dott. Nicolicchia, aveva informato il Ministero
dell’Interno della stessa, ritenendola “particolarmente delicata“ e trasmettendo ai propri
superiori per le determinazioni del caso, copia della documentazione in essa richiamata,
allegata al fascicolo personale del dott. Contrada; nella nota a firma del dott. Nicolicchia
risulta annotato, in data 29/6/1981, un appunto manoscritto con il quale si dava atto di un
colloquio intervenuto con il Capo della Polizia sull’episodio, che si riteneva inquadrabile
nell’ambito della disposta inchiesta amministrativa affidata al dott. Zecca, con il risultato di
rinviare le conseguenziali “opportune decisioni” all’esito della stessa (cfr. missiva riservata
inviata dal Questore Nicolicchia al Ministero dell’Interno in data 11/6/1981- acquisita in atti
all’udienza del 19/4/1994 nell’ambito del fascicolo personale dell’imputato).
Nonostante le relazioni Gentile ed Impallomeni fossero state acquisite tra gli allegati
alla predetta relazione ispettiva, il dott. Zecca non aveva ritenuto opportuno assumere
direttamente le dichiarazioni del funzionario della Squadra Mobile dott. Gentile nè
procedere ad accertamenti in ordine alla perquisizione domiciliare eseguita nell’abitazione
del latitante mafioso Inzerillo, limitandosi a recepire la versione che di quell’episodio
avevano fornito il dott. Contrada ed il dott. Vasquez (cfr. ff. 36 e ss. deposizione Guido
Zecca ud. 28/10/1994).
Nel corso delle proprie dichiarazioni l’imputato, nonostante abbia ammesso una
totale assenza di pregressi motivi di rancore con il dirigente della Squadra Mobile
Impallomeni e con il dott. Gentile ha avanzato l’ipotesi difensiva della falsità di quanto
dagli stessi affermato nelle relazioni a loro firma, acquisite in atti.
In particolare all’udienza del 27/12/1994, su specifica domanda rivolta dalla difesa
tendente ad accertare se prima del c.d. “episodio Gentile” si fossero verificati fatti che
avessero potuto alterare i loro rapporti ha risposto in termini assolutamente negativi (cfr. ff.
31 e ss. ud. cit.: domanda difesa : “ prima di allora era mai successo nulla?” risposta
imputato: “ con Gentile nulla....Dal momento in cui ha messo piede nella Squadra Mobile il
dott. Impallomeni, e siamo ai primi di Gennaio del 1980, possono essersi verificate delle
incomprensioni, delle incompatibilità che non si sono mai manifestate se non con opinioni
diverse: io non ricordo mai di avere avuto un contrasto con Impallomeni”).
Alla medesima udienza ed anche a quella del 13/12/1994 ha spiegato che il suo
personale parere era che il dott. Impallomeni “non fosse l’uomo adatto” ad assumere la
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