PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

Quando due individui, con il volto parzialmente coperto, si avvicinarono al
Randazzo, l’agente Cappiello uscì dallo sportello posteriore dell’autovettura nel tentativo di
sorpenderli, ma fu immediatamente raggiunto da alcuni colpi esplosigli contro da uno dei
due malfattori, che lo ferirono mortalmente, mentre altri colpi ferirono gravemente il
Randazzo.
Nonostante il tentativo di inseguimento da parte di alcuni agenti presenti in zona, i
due riuscirono a darsi alla fuga, mentre veniva tratto in arresto solo l’individuo, poi
identificato in Micalizzi Michele, che durante l’azione criminale aveva svolto la funzione di
“palo”.
A seguito delle indagini svolte, la P.G. procedeva alla denuncia di Micalizzi Michele
e Davì Salvatore, in stato di detenzione, e di Buffa Antonino, Riccobono Rosario, Mutolo
Gaspare e Micalizzi Salvatore, in stato di latitanza, tutti in ordine ai reati di : associazione
per delinquere, omicidio in pregiudizio dell’agente Cappiello, tentato omicidio e tentata
estorsione in danno di Angelo Randazzo, tentato omicidio in pregiudizio della guardia di
P.S. De Biasio nonchè per i connessi reati in armi.
Il Procuratore della Repubblica emetteva in data 5/7/1975 ordine di cattura nei
confronti di tutti gli imputati cui contestava il reato di associazione per delinquere e soltanto
a Micalizzi Michele, Davì Salvatore e Buffa Antonino il concorso nei reati di tentata
estorsione aggravata in pregiudizio di Randazzo Angelo, omicidio aggravato in persona
della Guardia di P.S. Cappiello, tentato omicidio aggravato in pregiudizio di Randazzo
Angelo, tentato omicidio aggravato in pregiudizio della Guardia di P.S. De Biasio Bernardo
e porto e detenzione illegali di armi da fuoco lunghe e corte. Dopo avere svolto alcuni atti
istruttori il Procuratore della Repubblica richiedeva al Giudice Istruttore, in sede, di
procedere con il rito formale nei confronti di tutti gli imputati contestando ai predetti con
mandato di cattura i reati così come specificati nell'ordine di cattura. Il Giudice Istruttore
emetteva i relativi mandati di cattura in data 4 agosto 1975 (v. sentenza emessa dalla Corte
di Assise di Palermo, Sez. I, in data 20 aprile 1977) ed a conclusione della formale
istruzione rinviava a giudizio della Corte di Assise di Palermo tutti gli imputati (Buffa e
Riccobono in stato di latitanza, gli altri in stato di detenzione) per i reati loro rispettivamente
ascritti nell'ordine di cattura del 5/7/1975 e nel mandato di cattura del 4/8/1975 ed il Buffa
anche per i reati di furto pluriaggravato in concorso con ignoti, in danno della società ETNA
, di ricettazione del passaporto rilasciato ad Ubbiali Adriana e di falsità materiale in
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