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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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Questura di Ragusa si erano recati al domicilio anagrafico del Tumino e poichè non lo<br />

avevano trovato una persona, verosimilmente un parente, li aveva informati che avrebbero<br />

potuto rintracciarlo in ufficio; lì giunti, si erano qualificati e gli avevano chiesto di<br />

raccontare quanto accaduto tra la sera e la mattina tra l’11 ed il 12 Aprile del 1984 presso<br />

l’hotel “Ponte” di Palermo; il Tumino si era mostrato visibilmente contrariato di dover<br />

ripetere quanto già aveva dichiarato nel 1984 ad organi di Polizia su quella vicenda ed il<br />

teste ha precisato che pur non avendo letto il verbale era a conoscenza della circostanza che<br />

il Tumino avesse già reso nell’immediatezza dei fatti dichiarazioni alla Questura di Ragusa;<br />

rientrati a Palermo avevano scritto una relazione, a firma congiunta, che la stessa sera<br />

avevano provveduto ad inoltrare via fax all’Alto Commissario a Roma mentre l’originale<br />

doveva essere consegnato personalmente dal Sebastiani al dott. Misiani che, secondo quanto<br />

gli aveva riferito il Sebastiani, era colui che aveva disposto quell’accertamento; dopo<br />

qualche giorno ha ricordato che il Sebastiani era ritornato in missione a Palermo per<br />

eseguire, insieme a lui e ad un’altra persona di cui non è stato in grado di ricordare il nome,<br />

un altro accertamento a Cefalu’ per “ trovare dei collegamenti tra il Tognoli Oliviero ed il<br />

dott. Cosimo Di Paola”; nell’occasione si era accertato che i due soggetti avevano<br />

frequentato lo stesso liceo a Cefalu’ ed avevano un lontano rapporto di parentela; anche di<br />

tale accertamento era stato redatto appunto scritto che il Sebastiani avrebbe dovuto<br />

consegnare personalmente all’ufficio dell’Alto Commissario a Roma (cfr. ff. 4 e ss. ud.<br />

18/10/1994).<br />

Il teste Bruno Sebastiani, escusso all’udienza del 18/10/1994, attualmente ancora in<br />

servizio al S.I.S.D.E., ha ricordato che intorno alla fine dell’estate del 1989, mentre si<br />

trovava insieme al dott. De Luca nell’anticamera dell’Ufficio dell’Alto Commissario Sica a<br />

Roma, il dott. Misiani si era rivolto al dott. De Luca prospettandogli la necessità di eseguire<br />

un accertamento a Palermo ed il dott. De Luca gli aveva proposto di inviare in missione<br />

proprio Sebastiani; l’accertamento richiesto prevedeva due fasi: la prima consisteva<br />

nell’ascoltare a Ragusa il Tumino per verificare quali circostanze favorevoli avesse sfruttato<br />

Oliviero Tognoli per darsi alla fuga, la seconda consisteva nel recarsi a Cefalu’ per “ tentare<br />

di stabilire una correlazione tra il Tognoli ed un funzionario di Polizia, certo Di Paola”; ha<br />

dichiarato che prima di partire da Roma gli era stata consegnata la fotocopia di una lettera<br />

anonima che aveva attinenza all’oggetto dell’accertamento, ma di cui il teste non è stato in<br />

grado di ricordare il contenuto; il dott. De Luca gli aveva consigliato di prendere contatti<br />

con il collega di Palermo Buccoliero che avrebbe potuto dargli tutte le informazioni sul caso<br />

già a sua conoscenza; ha riferito che quando Buccoliero era andato a prenderlo all’aeroporto<br />

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