07.06.2013 Views

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

icordo il 7 Febbraio; ricordo una Domenica che andai dalla sig.ra Ziino su sollecitazione<br />

di mia moglie” - cfr. ff. 3 e ss. ud. 29/12/1994- “ una volta mia moglie mi disse che aveva<br />

telefonato e che voleva parlarmi al piu’ presto, le telefonai e mi disse che non era cosa da<br />

parlare al telefono ed allora la raggiunsi alla villa pensando chissà cosa dovesse dirmi ed<br />

invece aveva il problema della proroga della dichiarazione di soggiorno del cameriere o<br />

della cameriera filippina: questa era tutta la grossa cosa segreta” cfr. ff. 108 e ss. ud.<br />

20/12/1994).<br />

In ordine alla linea difensiva adottata dall’imputato con riferimento alla prima visita<br />

fatta alla sig.ra Ziino subito dopo l’omicidio del marito, deve osservarsi che in piu’ punti<br />

della propria deposizione testimoniale all’odierno dibattimento la sig.ra Ziino ha<br />

categoricamente escluso che le parole pronunciate dal dott. Contrada in quell’occasione<br />

potessero essere interpretate come il consiglio di un buon amico (cfr. ff. 14 e ss. - 49 ud.<br />

31/5/1994); sia la teste che l’imputato hanno concordemente escluso l’esistenza di rapporti<br />

personali tra loro che avrebbero potuto giustificare un così tempestivo intervento da parte<br />

del dott. Contrada in qualità di amico personale della vedova e d’altra parte neppure<br />

l’incarico professionale in quel momento ricoperto dall’imputato di Capo di Gabinetto<br />

dell’Alto Commissario e di dirigente dei Centri S.I.S.D.E. in Sicilia poteva spiegare<br />

quell’intervento che, pur nella versione offerta dall’imputato, si addiceva semmai ad un<br />

ufficiale di P.G. investito delle indagini sull’omicidio; la vedova ha escluso che<br />

l’atteggiamento e le testuali parole del dott. Contrada potessero essere interpretate come<br />

quelle che qualsiasi amico avrebbe adottato in una situazione simile perchè non vi era stato<br />

alcun accenno a parole di conforto, cordoglio o consiglio e se davvero l’imputato avesse<br />

voluto semplicemente invitarla alla prudenza nel riferire le sue notizie solo ai magistrati,<br />

non si comprenderebbe nè il riferimento esplicito fatto ai doveri di salvaguardare gli<br />

interessi della figlia in tenera età nè il senso di profondo turbamento provato dalla vedova;<br />

d’altra parte il fatto stesso che qualche tempo dopo la sig.ra Parisi si era determinata a<br />

rivelare quello strano avvertimento al proprio legale e subito dopo al giudice Falcone è la<br />

conferma del fatto che la vedova aveva sin dall’inizio percepito come anomalo quel<br />

comportamento; la circostanza, poi, che tale rivelazione sia stata fatta tra la fine del 1987 ed<br />

il febbraio del 1988 elimina ogni dubbio sulla possibilità di un qualsiasi interesse a rendere<br />

tali dichiarazioni in relazione all’odierno procedimento.<br />

Appare poi del tutto destituita di fondamento la giustificazione addotta dall’imputato<br />

in sede di confronto nel 1990 e ribadita all’odierno dibattimento, secondo cui si sarebbe<br />

determinato a darle quei “consigli” perchè la vedova Parisi gli aveva manifestato la volontà<br />

715

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!