07.06.2013 Views

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

gruppo del Riccobono con cui aveva eseguito numerosi delitti (cfr. ff. 15 - 23 e ss. trascr.<br />

cit.). Ha detto, infatti, del tentativo organizzato da quel gruppo per far fuggire il genero del<br />

Riccobono Michele Micalizzi e della fuga negli Stati Uniti del Buffa che prima si era<br />

rifugiato per un certo periodo in una casa vicino Cinisi (cfr. ff. 23- 77 e ss.trascr. ud. cit.).<br />

In ordine alle indagini sull’omicidio Cappiello ha ricordato che gli uomini del<br />

gruppo del Riccobono all’interno di “Cosa Nostra” si lamentavano del fatto che alcuni<br />

parenti degli stessi indagati avevano in qualche modo parlato piu’ del dovuto indirizzando<br />

proprio su Rosario Riccobono le indagini (cfr. ff. 24 e 78 trascr. cit.).<br />

Nel corso delle sue dichiarazioni dibattimentali il collaborante ha, infine, riferito su<br />

alcuni episodi non riguardanti la posizione dell’odierno imputato, bensì quella di alcuni suoi<br />

colleghi e precisamente il dott. Speranza ed il dott. Purpi.<br />

A proposito del dott. Speranza, si è già detto che il Mannoia aveva parlato sul suo<br />

conto nel corso dell’interrogatorio reso nel Gennaio del 1994 ai magistrati italiani in U.S.A.<br />

avente ad oggetto alcuni omicidi da lui confessati.<br />

Riferendo del tentato omicidio in pregiudizio di un ragazzo, tale Lo Piccolo, che<br />

aveva osato commettere alcune rapine ai danni della pompa di benzina di proprietà del padre<br />

dello stesso Mannoia, ha dichiarato che in quell’occasione la vittima designata era riuscita a<br />

sfuggire all’agguato perchè in macchina con lui c’era un agente della sezione anti-rapine che<br />

insieme al Lo Piccolo aveva risposto al fuoco degli aggressori consentendogli di dileguarsi<br />

(cfr. 28 e ss. trascr. ud. cit.). Mannoia aveva saputo successivamente dallo stesso Bontate<br />

l’identità dell’uomo vicino al Lo Piccolo nel corso dell’ agguato, apprendendo che si<br />

trattava di un agente della squadra del dott. Speranza, in ottimi rapporti con Bontate (cfr. f.<br />

29 trasc. cit.). In effetti, aveva potuto constatare l’esistenza di ottimi rapporti tra il Bontate<br />

ed il dott. Speranza (che comunque ha dichiarato di non avere mai conosciuto<br />

personalmente) con riguardo ad una vicenda accadutagli direttamente (cfr. ff. 30 e ss. e 66<br />

trascr. cit.). Ed infatti, in un periodo della sua latitanza (protrattasi dal 1974 al 1980) in cui<br />

aveva abitato in una casa in affitto a Ciaculli con i genitori, aveva fatto la “cortesia” ad<br />

alcuni ragazzi di occultare in quella casa alcune partite di sigarette di contrabbando. Quando<br />

i ragazzi erano tornati per ritirare il carico di sigarette erano stati seguiti da militari della<br />

Guardia di Finanza, evidentemente sulle loro tracce, che avevano fatto irruzione nella casa<br />

del Mannoia, eseguendovi una perquisizione nel corso della quale erano state trovate e<br />

sequestrate oltre le sigarette anche alcuni gioielli di provenienza illecita, che, poco tempo<br />

303

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!