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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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operativa era quello di fare confluire le informazioni raccolte presso il Gruppo interforze<br />

istituito all’interno dell’Alto Commissario per la lotta alla mafia ed attraverso questo Ufficio<br />

agli organismi di P.G. direttamente preposti alla cattura dei latitanti; il dott. Narracci ha,<br />

quindi, riferito che il personale preposto a tale uffcio non era nè per esperienza nè per<br />

provenienza territoriale competente nel settore della lotta alla mafia (“gente che forse in<br />

Sicilia non c’era stata neanche in vacanza”- “matricole sguarnite di ogni esperienza” cfr.<br />

ff. 158 e 163 ud. 20/5/1994)) e pertanto il problema principale che si era posto era quello<br />

della formazione del personale.<br />

Lo stesso imputato ha ammesso che all’interno del S.I.S.D.E. erano pochissimi i<br />

funzionari che avevano una pregressa esperienza lavorativa nel settore della criminalità<br />

mafiosa (molti erano esperti nel settore del terrorismo) e ciò aveva indotto i vertici del<br />

Servizio ad affidargli incarichi prevalentemente in questo settore in considerazione<br />

dell’esperienza pregressa che aveva maturato in Sicilia (cfr. f . 4 ud. 25/11/1994- f. 41 ud.<br />

13/12/1994).<br />

Il teste de Pasquale ha riferito di avere sentito sempre parlare il proprio Direttore<br />

Malpica del dott. Contrada come di un “ esperto nel settore della criminalità organizzata” ed<br />

ha affermato che questa era la reputazione di cui godeva all’interno del Servizio (cfr. ff 64 e<br />

76 ud. 8/7/1994).<br />

Il teste Malpica, con riferimento all’attività svolta dal Coordinamento cui aveva<br />

preposto il dott. Contrada, ha dichiarato “ siamo nel periodo in cui ormai avevamo la<br />

convinzione che l’alta criminalità rientrasse almeno in buona parte nelle nostre competenze<br />

perchè era diventato un fenomeno che poteva definirsi eversivo e quindi ci attivammo molto<br />

piu’ del passato su questo fronte. Allora poichè uno degli argomenti piu’ importanti, uno<br />

dei punti dolenti erano i latitanti...anche molti di spicco..la nostra attenzione si concentrò<br />

sull’idea di occuparci di un gruppo scelto di latitanti tra i piu’ importanti, facendo una<br />

raccolta sistematica di tutto quello che li riguardava per creare le cosiddette psico-<br />

biografie con l’aiuto del computer e fare poi delle ipotesi operative sui luoghi in cui<br />

potessero essere nascosti. Questi lavori furono curati dal dott. Contrada come Direttore<br />

dell’Ufficio”(cfr. f. 71 ud. 14/9/1994); richiesto di specificare se sulla base di queste ipotesi<br />

formulate dal Servizio per l’individuazione dei latitanti fosse stato dato un utile contributo<br />

alle Forze di Polizia per la cattura di qualche latitante di spicco ha risposto: “ No, a dire la<br />

verità no. Non lo ricordo questo fatto. devo dire onestamente che non è che noi venissimo<br />

puntualmente informati poi dell’esito che facevano le nostre informazioni. Quindi è<br />

possibilissimo che poi siano state operate delle catture che, naturalmente, nulla ostava a<br />

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