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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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nominato (cfr. ff. 21 e ss. ud. 5/5/1995).<br />

Anche il Capo della Polizia dell’epoca, Prefetto Giovanni Rinaldo Coronas, ha<br />

descritto la situazione di particolare tensione che si era creata a Palermo dopo l’omicidio del<br />

dott. Giuliano; ha dichiarato che in quel momento storico, al vertice della polizia da soli sei<br />

mesi, non aveva una conoscenza approfondita della realtà siciliana ed aveva ritenuto di<br />

aderire alla proposta avanzatagli dal Questore Epifanio di affidare temporaneamente<br />

l’incarico di dirigente della Mobile al dott. Contrada ritenuto dal predetto Questore<br />

funzionario particolarmente qualificato, con una approfondita conoscenza della malavita<br />

palermitana (cfr. ff. 32 e ss. ud. 21/3/1995).<br />

Ha ricordato che appena insediatosi a Palermo il Questore Immordino aveva<br />

richiesto la nomina di un nuovo dirigente della Mobile nella persona del dott. Impallomeni<br />

che era già stato dirigente della Squadra Mobile di Reggio Calabria nel periodo in cui il dott.<br />

Immordino in quella sede, prima di giungere a Palermo, aveva esercitato le funzioni di<br />

Questore (cfr. ff. 38 e ss. ud. cit.).<br />

Il Questore Immordino, dopo avere avuto numerosi contatti con i vertici della<br />

Magistratura palermitana e con quelli dell’Arma dei C.C. e della Guardia di Finanza, aveva<br />

ricevuto unanimi consensi al proposito di attuare in tempi rapidi un’operazione congiunta tra<br />

tutte le Forze di Polizia a carico dei principali gruppi mafiosi palermitani e, nonostante<br />

qualcuno gli avesse esternato dubbi sull’opportunità di rivolgersi al dott. Contrada, aveva<br />

ritenuto giusto impegnarlo nell’importante progetto per consentirgli “un coraggioso rilancio<br />

in una nuova situazione” ed anche perchè lo riteneva un funzionario di notevoli competenze<br />

e capacità (cfr. memoria Immordino cit.).<br />

<strong>La</strong> circostanza dell’iniziale conferimento dell’incarico di redigere un rapporto avente<br />

ad oggetto un’associazione per delinquere al dott. Contrada ed al dott. Vasquez, che<br />

all’epoca lo coadiuvava quale funzionario addetto alla Criminalpol, è stata confermata dallo<br />

stesso Vasquez il quale ha dichiarato che il Questore Immordino appena giunto a Palermo si<br />

era rivolto a loro per la compilazione del rapporto e, con frequenza pressochè giornaliera,<br />

aveva preteso la compilazione di relazioni sul lavoro svolto sollecitandoli a completarlo; ha<br />

aggiunto che avevano fatto presente che vi erano i presupposti per predisporre il rapporto<br />

richiesto, costituiti dalle indagini che stavano svolgendo su delega dell’A.G romana sulla<br />

vicenda relativa a Sindona, ma che il lavoro si prospettava particolarmente complesso (cfr.<br />

ff. 39 e ss. ud. 10/1/1995).<br />

Anche il teste Giacomo Salerno ha dichiarato che il Questore Immordino<br />

inizialmente aveva incaricato gli organismi di P.G. di redigere un rapporto anti-mafia sulla<br />

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