PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

acquisita in atti all’udienza del 23/5/1995 ed oggetto di integrale conferma da parte del suo
estensore all’udienza del 27/6/1995 , è emerso che il giorno 14 Settembre del 1989 si erano
presentati, provenienti da Roma, presso il Nucleo Regionale della Polizia Tributaria di
Palermo il Dirigente Superiore dott. De Luca ed il Magg. Adinolfi, dell’Alto
Commissariato, richiedendo una collaborazione per l’espletamento di talune indagini sul
conto di Oliviero Tognoli e ciò in relazione ad un anonimo sul conto della famiglia Di Paola
in possesso dei rappresentanti dell’ufficio dell’Alto Commissario; nel corso del colloquio
avuto con il Castrignanò i due avevano fatto presente che:
1) recentemente su un noto settimanale era apparsa la notizia che il Tognoli era stato
avvertito dal dott. Contrada dell’emissione a suo carico di un ordine di carcerazione
nei suoi confronti;
2) che una fonte confidenziale aveva a suo tempo informato che il Tognoli era stato
messo in allarme da una persona che conosceva per avere frequentato la scuola
insieme;
3) che da altra fonte confidenziale era emerso che il giorno del mancato arresto del
Tognoli lo stesso si era incontrato presso l’hotel “Ponte” di Palermo con una persona
della Prefettura o Questura; De Luca ed Adinolfi avevano richiesto di prendere
visione della documentazione in possesso del Nucleo di P.T. di Palermo, quindi,
poichè nulla era risultato dagli atti sul conto della famiglia Di Paola, dopo avere
voluto telefonicamente notizie sul suo conto alla Brigata della Guardia di Finanza di
Cefalu’, avevano domandato di rilevare le possidenze immobiliari dei Di Paola e di
attivare eventuali fonti informative in proposito; il ten. Castrignanò aveva aderito
alla richiesta di accertamenti presso la Conservatoria dei RR.II. mentre non aveva
aderito a quella di convocare, con il pretesto di indagini di natura fiscale,
l’amministratore unico della s.r.l. E.G.V. al fine di verificare a chi avesse ceduto gli
appartamenti e se Tognoli Oliviero avesse fornito ferro o altri materiali alla predetta
impresa cui si faceva cenno in uno degli anonimi citati (al dibattimento il teste
Castrignanò ha precisato solo due circostanze: la presenza insieme al dott. De Luca
ed al magg. Adinolfi di una terza persona di cui non aveva provveduto ad annotare il
nome e l’errore materiale della data di congedo dal dott. De Luca riportata
nell’ultimo foglio della relazione a sua firma, che ha corretto da 8 Settembre a 15
Settembre 1989).
Da tale emergenza risulta, quindi, che il dott. De Luca lungi dall’essersi limitato a
delegare gli accertamenti di cui ha riferito all’odierno dibattimento a Sebastiani e Buccoliero
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