07.06.2013 Views

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Deve precisarsi che la dichiarata estraneità del Pirrone a “Cosa Nostra”, esclude,<br />

come lui stesso ha affermato, che egli possa essere stato destinatario di particolari<br />

confidenze da parte degli uomini di “Cosa Nostra” piu’ vicini al Riccobono (cfr. ff. 80 e ss.<br />

ud. cit.), d’altra parte il suo pieno coinvolgimento nel traffico degli stupefacenti con soggetti<br />

gravitanti in quella famiglia ed in particolare con i Micalizzi, che ha avuto modo di<br />

frequentare con maggiore intensità, lo ha posto, in taluni casi, in una posizione privilegiata<br />

per apprendere, sia pure occasionalmente, notizie attinenti agli appoggi su cui la famiglia<br />

del Riccobono poteva contare negli ambienti delle Forze dell’Ordine ed al ruolo svolto<br />

dall’odierno imputato.<br />

Fonti privilegiate del Pirrone in merito alle protezioni di cui poteva avvalersi lo<br />

stesso Rosario Riccobono, devono certamente ritenersi le figlie e la moglie di quest'ultimo.<br />

E’ infatti dai colloqui intrattenuti con tali donne che il Pirrone ha dichiarato di avere appreso<br />

che il Riccobono era ben protetto e non nutriva particolari preoccupazioni nei confronti<br />

degli appartenenti alla Polizia, nel corso della propria latitanza, essendo sufficiente<br />

“pagare” per restare tranquilli.<br />

Il Pirrone ha specificato che in tale occasione non gli era stato fatto il nome del dott.<br />

Contrada, così come, invece, gli era stato fatto dai Conti Cosimo e Pietro, dal Sorce e dal<br />

D’Accardi, ma in talune occasioni egli aveva avuto modo di constatare personalmente che la<br />

famiglia mafiosa del Riccobono effettivamente disponeva di informatori all’interno delle<br />

Forze di Polizia: a tal proposito ha citato la circostanza in cui Salvatore Micalizzi, era giunto<br />

al bar “Singapore” avvisando i suoi uomini, in presenza del Pirrone, che per prudenza non<br />

avrebbero dovuto trascorrere la notte in casa essendo prevista “una retata”(cfr. ff.58- 59 ud.<br />

cit.). Qualche altra notizia gli era stata confidata anche dal padre dei Micalizzi, Giuseppe<br />

detto “Piddu”, il quale gli aveva rivelato che la famiglia aveva “protezioni ad alto livello” e<br />

che talvolta lui stesso veniva incaricato di fare qualche regalo, senza alcuna specificazione<br />

di nomi (cfr. ff. 104 e ss. ud. cit.).<br />

Nell’occasione citata della visita al dott. Contrada egli ha, poi, dichiarato di avere<br />

appreso da Cosimo Conti oltre alla notizia della disponibilità del predetto funzionario di<br />

Polizia a fornire utili informazioni ad appartenenti a “Cosa Nostra” (il Pirrone ha detto che il<br />

Conti aveva fatto espresso riferimento “ai loro amici” con evidente relazione ai soggetti<br />

gravitanti nell’ambiente mafioso che frequentavano il loro locale, non essendo d’altra parte<br />

in quel periodo la famiglia Conti oggetto di indagini da parte delle Forze dell’Ordine- cfr. ff.<br />

428

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!