PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

studio del citato legale, in quanto il funzionario di Polizia, pur rifiutandosi di fare il nome
del confidente, paventando azioni cruente ai suoi danni da parte del Riccobono, aveva
ammesso che il contatto confidenziale non era sotto il suo completo controllo (“ l’aveva lui,
ma ce l’avevano altre persone” cfr. ff. 41 e ss. 184 e 187 e ss. ud. 7/6/1994).
In ordine alla collocazione cronologica delle delazioni, si è già avuto modo di dire
che, il Riccobono non aveva precisato a Mutolo l’esatto periodo in cui esse erano avvenute,
ma che è stato lo stesso Mutolo, sulla base di ragionamenti di tipo deduttivo, a ritenere che
esse si erano verificate tra gli anni 1977-1978-1979-1980, ma certamente prima del 1981,
epoca in cui il Mutolo, uscito dal carcere, aveva constatato che il Riccobono non risiedeva
piu’ in quella zona, che peraltro non era piu’ neppure ricompresa nel suo “mandamento”,
ristretto, proprio in quel periodo, a vantaggio del capo mafioso Francesco Madonia (cfr. ff.
41-57-58-226 e ss. ud. cit.).
Occorre subito dire che, nel periodo orientativamente indicato da Mutolo, in base
alla ricostruzione già effettuata delle vicende giudiziarie relative al Riccobono, risulta che il
predetto era stato latitante fino all’Aprile 1977 e nuovamente dall’Aprile 1980, ma che
comunque, in tutto il periodo in questione egli si era reso sempre irreperibile, sottraendosi
sistematicamente all’esecuzione di provvedimenti giudiziari emessi nei suoi confronti, ed in
particolare alla misura di prevenzione che ne avrebbe comportato l’allontanamento dalla
Sicilia e l’immediato trasferimento a Porto Torres, individuato come luogo del soggiorno
obbligato, risultando, altresì che, già da epoca antecedente all’emissione nei suoi confronti
dell’ordine di carcerazione dell’Aprile 1980 il Riccobono era, ufficialmente, inserito nel
Bollettino Nazionale delle Ricerche (cfr. gli atti di cui al fascicolo personale permanente del
Riccobono- acquisito all’ud. del 18/10/1994 - ed in particolare la nota inviata in data
11/1/1980 dalla locale Squadra Mobile al G.I. di Palermo in cui è dato leggere “ il
Riccobono, in atto è irreperibile ed inserito nel bollettino nazionale delle ricerche, per
notifica della misura di prevenzione della sorveglianza speciale della P.S. con obbligo di
soggiorno a Porto Torres, in data 3/11/1977 dalla Questura di Caserta”).
E’ di tutta evidenza, quindi, che per tutto il periodo in esame, indipendentemente
dalla circostanza che il Riccobono fosse da un punto di vista tecnico-giuridico “latitante”
ovvero “irreperibile”, aveva, comunque, un’imprescindibile interesse a sfuggire ai controlli
di Polizia che, in ogni caso, ne avrebbero comportato l’allontamento dal luogo della propria
egemonia criminale, che, come è noto, costituisce il piu’ grave danno che possa subire un
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