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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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che per la sua attività, atteso che i terreni erano ubicati in varie località, aveva necessità di<br />

spostarsi, sicchè “ la patente richiesta dal Bontate, appare un mezzo necessario di lavoro<br />

per lo stesso”.<br />

Il Questore (dott. Epifanio) rispondeva alla richiesta di parere avanzata dalla<br />

Prefettura il 3/4/1978 con la nota del 29/7/1978 n° 90/10170 Div. M.P. nella quale, pur<br />

precisando che il Bontate era indiziato mafioso e pur richiamando la precedente nota della<br />

Questura del 16/1/1978, si limitava a recepire le informazioni assunte dal I° Distretto di<br />

Polizia, concludendo con il seguente parere “ non si esclude che lo stesso, in relazione alla<br />

sua attività, possa avere bisogno dell’invocato documento di abilitazione alla guida”.<br />

Sull’originale della predetta nota, che risulta protocollata in data 3 Agosto 1978, il<br />

Prefetto Di Giovanni, annotava, il 2 Agosto 1978, un provvedimento di suo pugno (il<br />

Prefetto ha riconosciuto come propria la grafia della predetta annotazione all’udienza del<br />

12/5/1995 -f.5) del seguente tenore: “ Si, in via di esperimento. Richiedere nuove<br />

informazioni fra sei mesi”.<br />

Solo in data 11/7/1979 (e quindi non dopo i sei mesi previsti ma ben quasi un anno<br />

dopo) il Prefetto Di Giovanni inviava al Questore una richiesta di aggiornate informazioni<br />

sul conto del Bontate al quale la patente era stata rilasciata solo in via di esperimento. In<br />

data 30/7/1979 la Questura chiedeva, pertanto, al I° Distretto di Polizia di fornire un<br />

aggiornato rapporto informativo sul conto del Bontate a partire dal Giugno 1978. In risposta<br />

alla predetta nota il Dirigente del I° Distretto di Polizia in data 12/9/1979 segnalava<br />

all’ufficio richiedente che, essendo stati di recente esperiti accertamenti da parte della<br />

Squadra Mobile, era soprattutto a quest’ultima che andavano richieste “notizie piu’<br />

particolareggiate sulle sue eventuali attività illecite o mafiose”. L’Ufficio Misure di<br />

Prevenzione della Questura si rivolgeva, pertanto, alla sez. Anti-mafia della Squadra<br />

Mobile, alla quale chiedeva, con nota del 24/9/1979 di fornire aggiornato rapporto<br />

informativo sul conto di Bontate (n.b. in calce alla nota in oggetto, rinvenuta nel fascicolo<br />

generale della Questura, è annotata a mano la seguente dicitura: 29/3/1980 “Sollecitare<br />

Mobile”- in calce alla copia rinvenuta agli atti del fascicolo della Squadra Mobile è annotata<br />

la seguente dicitura: “Dr. Crimi” che all’epoca era il dirigente della sezione anti-mafia). In<br />

data 3/4/1980, lo stesso Ufficio Misure di Prevenzione inviava una nota di sollecito alla sez.<br />

anti-mafia della Squadra Mobile, ove è possibile leggere l’annotazione del nome “dr.<br />

Incalza”, all’epoca dirigente della sezione investigativa-criminalità organizzata.<br />

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