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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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Ponte, che non aveva partecipato alla rogatoria, aveva riletto successivamente il verbale<br />

insieme al dott. Falcone rendendosi conto dal tenore delle risposte fornite dal Tognoli che in<br />

quel verbale aveva dichiarato cosa completamente diversa da quella riferita in precedenza:<br />

aveva dichiarato si di avere conosciuto Bruno Contrada presso la ditta di tali fratelli<br />

Prestigiacomo, ma aveva negato di avere avuto con lui colloqui o rapporti di alcun genere,<br />

aveva parlato, poi, di un altro funzionario di Polizia, suo ex compagno di scuola ed amico,<br />

certo Cosimo Di Paola, di recente passato al T.A.R., che gli avrebbe fatto solo generici<br />

avvertimenti sul conto del mafioso Leonardo Greco, affermando che ad avvertirlo in<br />

prossimità dell’arresto era stato un suo familiare, il fratello, comunicandogli che la Polizia<br />

aveva eseguito una perquisizione presso la sua abitazione a Concesio; la teste ha dichiarato<br />

di essere rimasta molto meravigliata dalla lettura di quel verbale ed ha affermato di essersi<br />

rivolta al dott. Falcone dicendogli: “ E adesso?”- il collega si era mostrato molto contrariato<br />

e deluso perchè quel viaggio era risultato inutile; la teste ha affermato di avere rivisto il dott.<br />

Falcone a Palermo il mese successivo in occasione della commissione rogatoria svizzera<br />

avente ad oggetto sempre il procedimento penale a carico del Tognoli e dei suoi complici; in<br />

quell’occasione la delegazione svizzera era composta dalla dott.ssa Del Ponte, in qualità di<br />

Procuratore Pubblico, dal G.I.dott. Lehmann, dal Commissario Gioia e da un perito<br />

giudiziario svizzero; ha ricordato che erano giunti una Domenica sera e che il Lunedì<br />

successivo erano iniziati gli interrogatori degli imputati, ma poichè il programma di lavoro<br />

stava per esaurirsi anzitempo in quanto molti degli imputati si erano avvalsi della facoltà di<br />

non rispondere avevano organizzato, nel corso della cena del Lunedì (cui avevano<br />

partecipato oltre ai componenti della delegazione svizzera anche alcuni funzionari di P.G.<br />

palermitani), di recarsi alla villa al mare del dott. Falcone per fare un bagno il pomeriggio<br />

del Martedì successivo; all’ultimo momento questo programma era stato cambiato perchè la<br />

dott.ssa Del Ponte aveva espresso il desiderio di recarsi a fare una visita ai monumenti di<br />

Palermo; la mattina successiva la delegazione svizzera era stata fatta ripartire in gran fretta<br />

per motivi di sicurezza perchè il pomeriggio precedente, in cui si sarebbero dovuti recare<br />

presso la villa del dott. Falcone, si era scoperto che vi era stato collocato dell’esplosivo; nel<br />

corso di un breve colloquio avuto con il dott Falcone prima della partenza questi le aveva<br />

espresso il proprio convincimento che quell’attentato potesse ricollegarsi all’inchiesta su<br />

Oliviero Tognoli (deposizione Del Ponte cfr. ff. 54 e ss. ud. 28/6/1994).<br />

Anche il teste Clemente Gioia ha confermato le medesime circostanze riferite dalla<br />

dott.ssa del Ponte in ordine al viaggio in Sicilia in occasione della predetta commissione<br />

rogatoria svizzera affermando che il dott. Falcone aveva riferito anche a lui di ritenere che<br />

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