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13/10/1995).
Tale versione offerta dall’imputato è in evidente contrasto sia con l’esatta cronologia
degli accadimenti sia con quanto emerge dalla sua stessa agenda: ed infatti alla data del 29
Luglio 1989 quando il Ministro Gava, a seguito della decisiva intercessione dell’on.le
Avellone, gli aveva assicurato di poter stare tranquillo il dott. Contrada non poteva avere
neppure formulato il pensiero di sporgere querela contro l’Espresso perchè solo il 13 Agosto
(o se si vuole considerare la data dell’uscita in edicola il 7 Agosto) il settimanale
“l’Espresso” aveva pubblicato l’articolo a firma di Roberto Chiodi che, per la prima volta,
aveva fatto esplicitamente il suo nome; ciò è confermato anche da quanto emerge dalla
stessa agenda dell’imputato dalla quale si evince che la decisione di sporgere querela era
stata presa l’8/8/1989, ed infatti in quella data si legge: “ Colloquio col Direttore, dott.
Finocchi e dott. ... - Decisione di fare querela”.
Il dott. Umberto Pierantoni, in atto segretario del Comitato di Coordinamento dei
Servizi di Informazione e Sicurezza, escusso all’udienza del 21/4/1995, dopo avere chiarito i
rapporti di amicizia personale che lo legavano e continuano a legarlo all’odierno imputato,
ha dichiarato di avere assunto in prima persona l’inziativa di consigliare al dott. Contrada di
dimettersi dal S.I.S.D.E. prospettando tale iniziativa come un amichevole suggerimento
finalizzato ad incoraggiare il funzionario (“ Nell’ambito del Servizio, ma anche nell’ambito
del Dipartimento di Polizia, c’è sempre in questi casi una ..c’era una spinta verso
l’incoraggiamento del funzionario a ritirarsi dai servizi e rientrare nell’Amministrazione di
provenienza, cosa che credo di avere fatto proprio io, invitando il dott. Contrada a
rientrare nell’Amministrazione di provenienza...il consiglio era anche per la sicurezza
personale ma molto sul piano anche amichevole: togliti da questa situazione perchè ormai
in queste condizioni non si può piu’ lavorare, probabilmente questo è un parere mio
personale...era incoraggiamento al collega da amico, se non puoi lavorare piu’ in queste
condizioni, si desidera forse questo, tieni moglie e figli e tornatene a casa. Sarà stata da
parte mia una debolezza, ma questo è tutto” cfr. ff.24 e ss. ud. 21/4/1995). E’ stata, quindi,
posta al teste una specifica domanda in relazione all’annotazione dell’agenda dell’imputato
in data 25 Luglio 1989 nella quale si dà atto che il dott. Pierantoni aveva consigliato al dott.
Contrada di dimettersi dal S.I.S.D.E. e di chiarire la sua posizione con il Procuratore Celesti,
a nome del Capo della Polizia: Domanda-” Il suo intervento sul dott. Contrada, quando lei
ha ricordato che gli propose il rientro in Polizia dopo gli attacchi di stampa, era una sua
iniziativa ovvero qualcuno le aveva dato questo incarico?- Risposta: “ Dunque, vorrei dire
che nella mia funzione di Vice Capo della Polizia Vicario avevo anche questa facoltà di
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