PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

nonchè fascicolo del procedimento penale instaurato a seguito della denuncia sporta da
Scrima Francesco, fermato nell’Agosto del 1972 nell’ambito delle indagini relative al
sequestro Cassina - acquisito all’udienza del 16/12/1994 e documentazione relativa a tale
procedimento contenuta nel fascicolo personale dell’imputato esistente presso il Ministero
Dell’Interno, acquisito all’udienza del 19/4/1994).
Nel 1973, unitamente ai suoi collaboratori De Luca Antonio e Donato Santi ed al col.
Russo ed al cap. Tateo dei C.C., aveva assunto le spontanee dichiarazioni del primo pentito
di mafia, Leonardo Vitale, successivamente ucciso in data 2/12/1984, che aveva delineato il
primo organigramma delle famiglie mafiose di Palermo (cfr. dep. Emanuele De Francesco
ud. 31/5/1994 ff. 115 e ss. - De Luca Antonio ud. 28/10/1994 ff. 86 e ss.- dep. Donato Santi
ud. 13/5/1994 ff.151 e ss. - dep. Giuseppe Scibilia ud. 30/671995 ff. 20 e ss. - nonchè p.v.
delle spontanee dichiarazioni rese da Leonardo Vitale, redatto in data 30/3/1973 e rapporto
preliminare di denuncia inviato, in data 31/3/1973, all’A.G. dalla Squadra Mobile presso la
Questura di Palermo sulla base delle predette dichiarazioni, in relazione all’omicidio in
pregiudizio di Bologna Giuseppe, acquisiti all’ud. dell’ 11/11/1994).
Nel 1975, essendo al vertice della Squadra Mobile, aveva diretto le indagini relative
all’omicidio dell’agente Cappiello e dell’omicidio del m.llo Sorino (cfr. dep. De Luca
Antonio ud. cit.).
Premesso che, per quanto concerne le indagini relative all’omicidio dell’agente di
P.S. Cappiello sarà riservata in prosieguo apposita trattazione, atteso l’ampio spazio
dedicato a tale specifica indagine nell’ambito dell’istruzione dibattimentale nonchè il
rilievo, a fini difensivi, attribuito alla stessa dall’imputato, appare opportuno, in questa parte
della motivazione approfondire l’attività dispiegata dal dott. Contrada in relazione
all’operazione che condusse al predetto rapporto c.d. “dei 114”.
La rilevanza probatoria di tale indagine risiede in un duplice ordine di ragioni:
1) tale operazione di Polizia Giudiziaria, tra le piu’ importanti tra quelle condotte nel
periodo in esame, è quella piu’ emblematicamente rappresentativa del tipo di
“intervento forte” confluito in un rapporto di denuncia per il solo reato associativo,
indicato dal collaboratore di giustizia Gaspare Mutolo come quello piu’ osteggiato
da “Cosa Nostra”, ed è la specifica ragione della decisione, adottata dal vertice di
tale organizzazione criminale, di tenere “sotto sorveglianza” il dott. Contrada, tra gli
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