07.06.2013 Views

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Verifica dell’attendibilità estrinseca delle dichiarazioni rese dal collaboratore di<br />

giustizia Gaspare Mutolo.<br />

Il rapporto tra “Cosa Nostra” e gli esponenti delle Istituzioni: il confronto tra<br />

due diverse linee strategiche al suo interno.<br />

Come evidenziato in premessa, nell’introdurre, nel corso del proprio esame<br />

dibattimentale, l’argomento relativo ai rapporti tra “Cosa Nostra” ed uomini appartenenti<br />

alle Istituzioni dello Stato, ed in particolare alle Forze dell’Ordine, Gaspare Mutolo, ha<br />

riferito che, intorno al 1975, il vertice di tale organizzazione criminale, rappresentato in<br />

quell’epoca ai suoi piu’ alti livelli dal triumvirato Bontate-Riina-Badalamenti, (il<br />

collaborante ha fatto riferimento a discussioni intercorse tra Gaetano Badalamenti, Stefano<br />

Bontate, Salvatore Riina, Rosario Riccobono, Michele Greco, i Brusca ed altri) si pose il<br />

problema di come fronteggiare i danni che l’organizzazione aveva subito a seguito della<br />

trasmissione all’Autorità Giudiziaria, da parte di alcuni funzionari di P.G., particolarmente<br />

attivi e solerti, di rapporti di denuncia aventi ad oggetto il reato di associazione per<br />

delinquere in assenza di contestazione di fatti-reato specifici.<br />

Per contrastare l’opera di tali funzionari, individuati con riferimento ai vertici della<br />

Questura, nei dott.ri Giuliano, De Luca e Contrada e per quanto riguarda i Carabinieri nel<br />

cap. Russo (cfr. ud. 7/6/1994 ff. 24 e ss.- cfr. ud. 12/7/1994 ff. 34 e ss.), si delinearono,<br />

all’interno di “Cosa Nostra”, due diverse strategie, comunque accomunate dalla precisa<br />

intenzione di risolvere, in ogni modo, il problema dei funzionari “scomodi” , evitando che la<br />

loro azione sfociasse in procedimenti penali aventi ad oggetto il mero reato associativo.<br />

<strong>La</strong> strategia piu’ “morbida”, rappresentata al massimo vertice decisionale da Stefano<br />

Bontate e da Gaetano Badalamenti, riteneva piu’ proficuo tentare prima forme di<br />

“avvicinamento” dei predetti soggetti, sfruttando le proprie aderenze con gli ambienti della<br />

politica e della società civile, al fine di verificare la possibilità di un loro graduale<br />

assoggettamento ai voleri di “Cosa Nostra” e, solo in caso di soggetti irriducibili, procedere<br />

alla soluzione drastica della loro eliminazione fisica.<br />

Altra strategia, piu’ estrema, rappresentata al massimo livello decisionale da<br />

169

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!