PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

le causali delle stesse (cfr. ff. 154-157-ud. cit.). Ha, però, escluso, in modo categorico e
netto, che il dott. Gentile gli avesse confidato, nella descritta occasione, di avere asserito il
falso nella sua relazione (cfr. f. 167 ud. cit.- la smentita sul punto da parte del dott. Peritore
appare rilevante attesocchè il teste non ha confermato sul punto l’articolato di prova dedotto
dalla difesa del seguente tenore: “riferirà il teste dott. Filippo Peritore quanto a sua
conoscenza in ordine alla deviante rappresentazione dei fatti operata dal dott. Gentile in
esito all’intervento del dott. Contrada, il quale come già dedotto aveva consigliato un
comportamento corretto, ed altresì se è a conoscenza di chi assunse l’iniziativa di
richiedere una versione dell’episodio non rispondente alla realtà” cfr. f. 33 lista
testimoniale depositata dalla difesa).
Deve rilevarsi che non si comprende il riferito “fastidio” del dott. Gentile per gli
sviluppi che avrebbe avuto la sua relazione attesocchè, alla data del colloquio riportato dal
teste Peritore, la relazione redatta dal dott. Gentile non aveva avuto alcun seguito sul piano
istituzionale, essendo già stato evidenziato come la segnalazione fatta nel 1981 dal Questore
Nicolicchia era stata accolta, a livello ministeriale, con una decisione interlocutoria di attesa
dell’esito dell’inchiesta Zecca; nonostante anche la relazione conclusiva della predetta
inchiesta amministrativa non avesse fatto alcun cenno all’episodio Gentile, recepito solo
incidentalmente attraverso le dichiarazioni rese sul punto dai dott.ri Contrada e Vasquez,
nessuna iniziativa era stata adottata in ordine all’episodio in oggetto.
Deve, infine, rilevarsi che il teste Peritore, per sua stessa ammissione, è soggetto
legato da un rapporto di natura extra-professionale con l’imputato, protrattrosi fino ad epoca
recente (cfr. ff. 167 e ss. ud. cit.) e che dalle stesse agende dell’imputato è possibile rilevare
rapporti di frequentazione tra i due (sul punto cfr. annotazioni in data 18/2/1987 e
11/3/1988, periodo in cui il dott. Contrada era già da tempo trasferito a Roma, che registrano
occasioni di incontro tra l’imputato, il dott. Peritore e l’on.le Mannino, attualmente imputato
di associazione mafiosa, cui si è fatto cenno nel corso della deposizione dibattimentale del
teste Peritore) .
Il teste Francesco Belcamino ha definito “comportamento poco urbano” quello
abitualmente adottato dal dott. Gentile in occasione di perquisizioni volte alla cattura di
latitanti; ha però, ricordato un’unica perquisizione eseguita insieme al dott. Gentile nella
zona di Ciaculli (non è stato in grado di ricordare nei confronti di quale latitante) e
collocando tale episodio nel 1980 ha erroneamente asserito che questo era il periodo in cui i
dott.ri Montana e Cassarà si occupavano di ricerca latitanti (mentre il dott. Montana era
subentrato, in epoca successiva, al dott. Gentile nella direzione della sezione catturandi)
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