PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

protocollazione dello stesso documento (3 Agosto) precisando che, probabilmente, come
avveniva per tutte le pratiche “di un certo rilievo”, la nota era stata direttamente sottoposta
alla sua attenzione; ha affermato che nel caso in esame aveva ritenuto di adottare
immediatamente la decisione anzicchè incaricare un funzionario della pratica, come
avveniva per prassi; non è stato in grado di ricordare come mai le nuove informazioni erano
state richieste solo dopo quasi un anno e non dopo i sei mesi di esperimento previsti (cfr. ff.
5 e ss.-36 ud. cit.).
Da questo primo esame della pratica in oggetto possono immediatamente
evidenziarsi talune sorprendenti analogie con quella già esaminata della patente di Greco
Giuseppe, che appaiono tanto piu’ sintomatiche ove si consideri che secondo il collaboratore
di giustizia Marino Mannoia, anche per questa pratica vi era stato, così come per il Bontate,
l’interessamento del dott. Contrada.
L’istanza firmata dal Greco (ma che per sua stessa ammissione altri avevano
predisposto per lui) per ottenere la restituzione della patente aveva prospettato,
analogamente a quella del Bontate, la necessità del documento abilitativo alla guida per
esigenze connesse all’attività di coltivatore diretto dei propri fondi; la pratica era stata
avviata con un “iter” identico a quello della patente Bontate: la Questura con fonogramma
del 12/12/1979 aveva chiesto al I° Distretto di Polizia se l’attività lavorativa svolta dal
Greco potesse giustificare l’utilità del documento richiesto e il I° Distretto aveva risposto in
termini analoghi, sostanzialmente favorevoli al rilascio. Ma il Questore Immordino,
esaminata la pratica e nonostante l’esito dell’istruttoria compiuta negli uffici della Questura,
aveva espresso con la nota del 23/1/1980 un parere di tenore assolutamente inequivocabile
decisamente contrario al rilascio “è indiziato di appartenenza alla mafia, è ritenuto capace
di abusare del chiesto documento di guida.., pertanto questo ufficio esprime parere
contrario alla restituzione della patente di guida “.
Non vi è dubbio che tale parere decisamente ostativo aveva impedito la restituzione
della patente al Greco per le vie regolari e ciò era avvenuto nonostante che i motivi ostativi
per il rilascio della patente del Greco fossero ben minori rispetto a quelli per il rilascio della
patente al Bontate sia in relazione ai precedenti ed allo spessore mafioso dei due personaggi
sia soprattutto per la specifica prova a carico del Bontate di un precedente grave abuso del
documento abilitativo alla guida.
Ciò nonostante il Bontate era riuscito ad ottenere la patente e proprio in un periodo
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