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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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Zaccheroni Giuseppe Cesare, classe 5/3/1950, è stato ristretto presso la locale Casa<br />

C.le per diversi periodi tra il 6/3/1976 ed il 2/2/1978 durante i quali è stato spesso ricoverato<br />

presso la sezione infermeria, contestualmente al Cancemi; da una nota informativa inviata<br />

dalla sez. di P.G. dei C.C. al Tribunale in data 8/10/1994 è risultato che il predetto è<br />

deceduto l’8/7/1982 a seguito di incidente stradale (cfr. dep. Obinu f. 19 ud. cit- scheda<br />

acquisita all’ud. dell’8/7/1994 e informativa acquisita all’ud. del 14/10/1994).<br />

Tra i personaggi mafiosi a lui piu’ vicini, il Cancemi ha citato Ganci Raffaele,<br />

pluripregiudicato, tratto in arresto nel 1993, raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare<br />

in carcere emessa nei suoi confronti dal G.I.P. presso il Tribunale di Palermo per<br />

associazione di tipo mafioso e da un’ordinanza emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di<br />

Caltanissetta, in quanto indicato quale “capo mandamento della Noce” ed uno degli<br />

esecutori materiali della strage di Capaci (cfr. dep. Obinu ff.15 e 16 ud. cit. - certificato<br />

Casellario Giudiziale acquisito all’udienza del 19/4/1994).<br />

Tra i soggetti presenti alla cerimonia della sua affiliazione, Cancemi ha citato<br />

Mangano Vittorio, soggetto indicato da piu’ collaboratori di giustizia, come appartenente<br />

alla famiglia mafiosa di “Porta Nuova”, che ha svolto la propria attività criminale tra la<br />

Sicilia e la Lombardia; è stato già condannato, con sentenze definitive, per associazione per<br />

delinquere di tipo mafioso e traffico di sostanze stupefacenti (nell’ambito del c.d. processo<br />

Spatola e nel proceso maxi 1- cfr. ff. 5805 tomo 31 sent. maxi 1 e ff. 11 e ss. dep. Obinu ud.<br />

cit.).<br />

Anche Nicola Milano e Tommaso Spadaro, parimenti indicati dal Cancemi come<br />

presenti alla sua affiliazione, già condannati nell’ambito del primo maxi processo a<br />

gravissime pene, sono stati concordemente indicati da plurime fonti probatorie come affiliati<br />

a “Cosa Nostra” con ruoli di rilievo all’interno della famiglia mafiosa di “Porta Nuova” (cfr.<br />

ff. 5966 tomo n° 32 e ff. 6534 tomo n° 35 sent. maxi 1 cit. - dep. Obinu f. 15 ud. cit.).<br />

Biondino Salvatore, descritto dal Cancemi come uomo di fiducia di Salvatore Riina,<br />

è recentemente emerso all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria, essendo stato tratto in<br />

arresto unitamente allo stesso Riina, il 15 Gennaio del 1993; raggiunto da ordinanza di<br />

custodia cautelare in carcere emessa il 6/3/1993 dal G.I.P. di Palermo, per il reato di<br />

associazione mafiosa, è indicato come capo decina della “famiglia” di San Lorenzo,<br />

reggente del mandamento per conto di Gambino Giacomo Giuseppe, nonchè persona di<br />

particolare fiducia di Salvatore Riina nel corso della sua latitanza.<br />

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