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PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

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convincenti, il coinvolgimento del dott. Contrada.<br />

Al riguardo deve osservarsi che si tratta di un teste che per sua stessa ammissione ha<br />

mantenuto rapporti personali di amicizia con l’imputato, anche successivamente al suo<br />

trasferimento da Palermo ed anche in epoca recente (cfr. f. 122 ud. 13/1/1995) e che lo<br />

stesso imputato ha indicato come uno dei suoi piu’ stretti collaboratori con cui ha avuto<br />

anche un rapporto di amicizia al di là del mero rapporto professionale (cfr. f. 136 ud.<br />

4/11/1994). Tali ammissioni se, da un lato, rendono ancora piu’ inverosimile che il dirigente<br />

della sez. antimafia non si sia consultato con il dirigente della Squadra Mobile per adottare<br />

una decisione, quantomeno singolare, che riguardava un soggetto su cui erano in corso<br />

indagini di notevole rilievo dirette personalmente dallo stesso dirigente della Squadra<br />

Mobile, dall’altro possono ben spiegare l’improvviso cambiamento di impostazione fatto dal<br />

teste Crimi nel corso della propria deposizione.<br />

L’imputato ha sostenuto che nella sua qualità di dirigente della Squadra Mobile ed in<br />

un momento in cui si erano verificati a Palermo gravissimi fatti (ha posto in evidenza a tal<br />

fine la coincidenza temporale tra l’omicidio del giudice Terranova e la data in cui era<br />

pervenuta alla Squadra Mobile la predetta richiesta di informazioni), egli non poteva<br />

occuparsi di pratiche di modesto rilievo come quella in esame. Ora tale assunto sembra<br />

smentito proprio dalle dichiarazioni del teste Crimi che ha evidenziato che in quel momento<br />

le indagini sui Bontate, intraprese dal dott. Giuliano, stavano “particolarmente a cuore” al<br />

dott. Contrada e proprio per l’esistenza di tali indagini in corso era stata presa la decisione di<br />

“temporaggiare” per evitare di dare “segnali negativi” ai Bontate .<br />

Il teste Crimi ha dichiarato di avere lasciato il proprio incarico alla sez. anti-mafia<br />

nel Febbraio del 1980 (ricordando male ha detto che la pratica era sicuramente passata al<br />

dott. Cassarà) ed a quella data gli era subentrato il dott. Guglielmo Incalza che aveva diretto<br />

fino al Maggio 1981 la sezione investigativa nella quale, a seguito della nuova dirigenza<br />

della Squadra Mobile da parte del dott. Impallomeni, erano state fuse le due preesistenti<br />

sezioni anti-mafia e investigativa; soltanto a seguito della dirigenza da parte dell’Incalza la<br />

sezione investigativa era stata diretta dal dott. Antonino Cassarà (cfr. Crimi Giuseppe ud.<br />

13/1/1995- Guglielmo Incalza ud. 24/1/1995- Ottavio Fiorita ud. 31/171995- Curcio<br />

Giuseppe ud. 7/2/1995 - cfr. scheda riepilogativa incarichi dott. Antonino Cassarà acquisita<br />

all’udienza del 22/9/1995).<br />

Il teste Incalza, escusso all’udienza del 24/1/1995, ha dichiarato di non avere mai<br />

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