PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

appreso direttamente dal Gotelli dell’incontro Ambrosoli-Giuliano, bensì di averne avuto
notizia dalla stampa e dallo stesso avv.to. Melzi il quale, così come successivamente aveva
fatto anche Gotelli, lo aveva indotto a credere che alla base della notizia vi fosse stato un
equivoco; ha confermato che nei giorni immediatamente precedenti l’omicidio dell’avv.to
Ambrosoli, e precisamente dal 9 o 10 Luglio era andato in ferie, infatti alla specifica
domanda tendente ad accertare se fosse in grado di asserire o di escludere se fosse avvenuto
l’incontro tra Ambrosoli e Giuliano il teste ha risposto: “ io non sono in grado di asserirlo
nè di escluderlo” (cfr. ff. 50 e ss.- 62 e ss.- 68 ud. cit.).
Anche la teste Annalori Gorla, vedova Ambrosoli, affermando che il marito era
molto riservato in merito alle notizie attinenti il prorio lavoro, ha dichiarato che la
circostanza che questi non le avesse confidato di avere avuto un incontro con Boris Giuliano
non doveva ritenersi decisiva ai fini di una smentita dell’effettivo verificarsi dello stesso ed
ha precisato di non avere avuto neppure occasione di parlare di tale incontro con il m.llo
Gotelli avendolo appreso solo da notizie di stampa (“ io lo escluderei, per quello che mi
risulta, in quanto mio marito non mi ha mai parlato di questo incontro, questo però non è
determinante perchè mio marito non mi parlava mai delle questioni attinenti ai suoi
incontri di lavoro” Domanda: “ Le risulta se ebbe mai rapporti con l’A.G. di Palermo o con
la Polizia di Palermo nell’arco degli anni dal 1974 al 1979? Risposta: “ Non mi risulta, ma
questo non vuol dire niente...mio marito era estremamente riservato per tutto quello che
concerneva il suo lavoro di conseguenza non ne parlava quasi mai con me e quindi il fatto
che non mi abbia mai parlato di un ipotetico incontro con Boris Giuliano non vuol dire che
non lo abbia potuto incontrare”cfr. ff. 5-8-15 ud. 6/6/1995).
Anche il teste Melzi, pur vicino per rapporti professionali all’avv.to Ambrosoli, ha
confermato l’estrema riservatezza che lo caratterizzava nell’espletamento del proprio
incarico (“ di queste cose l’avv.to Ambrosoli non mi parlò mai perchè era un professionista
molto riservato, molto rigoroso” cfr. ff. 5 e 62 ud. 7/7/1995).
Di analogo tenore le dichiarazioni rese dai familiari di Boris Giuliano in ordine alla
sua riservatezza.
La sig.ra Ines Maria Leotta ha, infatti, dichiarato che il marito non era solito
raccontarle particolari riguardanti la sua attività professionale e specie se si trattava di
indagini delicate non ne faceva assolutamente argomento di discussione in famiglia; ha
affermato che Giuliano non l’aveva informata di avere avuto un incontro con l’avv.to
Ambrosoli, ma ha aggiunto di non essere in grado di escludere che tale incontro potesse
essersi verificato con un viaggio breve, magari esauritosi nel corso di una giornata o due,
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