PDF, 3.421 KB - La Privata Repubblica

sostenuto il suo assunto con un’argomentazione di tipo logico: non avendo mai rivestito la
carica di Consigliere dell’Ordine non era legittimato al conferimento dell’onorificienza in
oggetto (cfr. ff. 22-49 ud. cit.).
Ha, parimenti, escluso di avere assistito alla materiale consegna a Contrada
dell’onorificienza da parte di altri soggetti (cfr. f. 22).
Ha dichiarato di ricordare, con precisione, di avere avuto un colloquio con il dott.
Contrada in occasione di un incontro casuale verificatosi nei locali della Questura nel 1980,
in epoca prossima al proprio ingresso all’Ordine, nel corso del quale fu il dott. Contrada a
rivolgersi a lui per sapere quale fosse la documentazione da presentare per potere entrare a
far parte del Santo Sepolcro (cfr. ff. 23-45-51-55 ud. cit.).
Non ha escluso di potere avere avuto altri colloqui con il Contrada aventi il
medesimo oggetto e pur affermando di conoscere bene il dott. D’Agostino, cerimoniere
dell’Ordine nonchè dipendente dell’impresa Cassina per la quale curava le relazioni
pubbliche, ha escluso di averlo mai accompagnato presso l’ufficio del doott. Contrada per
consegnargli la pergamena (cfr. ff. 24-25-27-49 e 50 ud. cit.).
Il teste Arturo Cassina ha dichiarato di avere ricoperto la carica di Luogotenente per
la Sicilia dell’Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro fino all’epoca in cui aveva presentato
le proprie dimissioni per essere stato coinvolto nel processo c.d. “sugli appalti” (cfr. ff. 12 e
33 ud. 9/9/1994).
Ha sostenuto di avere “un vago ricordo” del rapporto di conoscenza con il dott.
Contrada, il cui inizio ha, comunque, collocato intorno agli anni 1972-1973, in occasione
delle indagini relative al sequestro del figlio ed ha aggiunto di non avere piu’ avuto
opportunità di incontrarsi con lui fino a quando gli sarebbe stato “raccomandato” da
qualcuno, che non è stato in grado di identificare, per fare ingresso all’Ordine del Santo
Sepolcro (ff. 2 e 3 ud. cit).
Sul punto ha, reiteratamente, dichiarato di non avere ricordo preciso nè delle
modalità di ingresso del dott. Contrada a tale Ordine nè degli eventuali intermediari che ne
avrebbero sollecitato l’iscrizione, si è preoccupato però di escludere in modo assoluto di
avere assunto un ruolo di iniziativa, nè diretto nè per interposta persona, per sollecitarne
l’iscrizione (cfr. ff. 3-4-22 ud. cit.).
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